Cinque persone sono state arrestate ed altre sei sono state sottoposte all’obbligo di firma in una operazione della Guardia di finanza di Sibari per una truffa all’Inps e all’Inail. I finanzieri hanno anche sequestrato beni per 5 milioni di euro. Le persone coinvolte, tra cui un ex dipendente dell’Inps, attraverso falsi documenti attestavano rapporti di parentela con persone decedute per incassare le indennità. Scoperta anche una truffa ai danni dell’Inail di Napoli.
Le indagini della Guardia di finanza di Sibari sono state dirette dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. Le fiamme gialle hanno scoperto 456 fittizi eredi e delegati alla riscossione delle indennità di accompagnamento nei confronti di persone decedute. La truffa, secondo gli investigatori, sarebbe stata ideata da un ex dipendente dell’ufficio Inps il quale, attraverso la falsificazione di verbali di visita medico collegiale, di identità anagrafiche con falsi rapporti di parentela e attraverso falsi testamenti, ha falsificato 615 pratiche di pensione con un importo complessivo della truffa quantificato in circa 4 milioni e 700 mila euro. Tali somme, venivano incassate attraverso numerosi conti correnti intestati a persone inesistenti. Gli indagati, attraverso 24 false identità, sono riusciti anche a porre in essere una truffa nei confronti dell’Inail di Napoli – ex Ipsema (settore marittimo), riuscendo a percepire indebitamente indennità previdenziali ed assistenziali per circa 200 mila euro.