“Facciamo rientrare i calabresi bloccati al Nord”


“Un accordo tra la Regione Calabria, il governo nazionale, le Regioni del Nord e Trenitalia” per far rientrare i calabresi rimasti bloccati al Nord. E’ la proposta del capogruppo di “Io Resto in Calabria” alla Regione, Pippo Callipo, che annuncia di aver depositato una mozione in Consiglio regionale.

Secondo Callipo, “fanno stringere il cuore le testimonianze di tanti figli della Calabria che sono rimasti bloccati al Nord, dobbiamo adottare ogni misura necessaria a contenere nuove ondate di contagio, certo, ma è anche nostro dovere evitare di consegnare alla storia una pagina triste, che racconterebbe di un dramma nel dramma e di cui dovremmo sentirci corresponsabili”.

La mozione presentata in Consiglio regionale – spiega Callipo – “richiama e integra la proposta elaborata dall’associazione ‘CalabroLombarda’ e prevede un accordo tra la Regione Calabria, il governo nazionale, le Regioni del Nord e Trenitalia. I calabresi che desiderano tornare, in virtù di questo protocollo, potrebbero effettuare una preregistrazione a un indirizzo mail istituzionale dedicato. La Regione di partenza dovrebbe farsi carico di effettuare un tampone di controllo prima che il rientrante si metta in viaggio”.

“Il rientro – spiega ancora il capogruppo di ‘Iric’ – potrebbe avvenire con una serie di convogli “Freccia Rossa” (noleggiati appositamente dalla Regione) calendarizzando la partenza di uno o due treni al giorno con distanziamento fisico dei passeggeri a bordo. Ovviamente le persone potranno mettersi in viaggio solo se il tampone ha dato esito negativo e i treni seguirebbero esclusivamente due tragitti: uno sulla linea tirrenica, l’altro sulla tratta Sibari-Bolzano. Al loro arrivo i passeggeri dovranno sottoporsi a quarantena obbligatoria”.

Callipo aggiunge che “regolamentare in tal modo i rientri e magari pensare anche a un fondo di solidarietà per i nostri ragazzi che vivono e studiano all’estero, sarebbe un segnale di civiltà”, auspicando che “la maggioranza e il presidente del Consiglio regionale, vista l’urgenza della questione, dimostrino sensibilità e – conclude il capogruppo di ‘Iric’ – diano la possibilità di discutere la mozione nella seduta di lunedì 27 aprile”.