“Facciamo con in Francia”, la campagna sociale di Rifondazione Comunista


Come ha ricordato l’Istat, il quadro del Paese ha oggi solo ombre. La disoccupazione giovanile è al 28,9%, calano gli occupati, crollano i posti fissi mentre aumenta il numero di lavoratori e soprattutto di lavoratrici a termine. Si registra il record storico di precari 3 milioni e 123 mila. E diminuisce il numero delle ore di lavoro complessivo, tanto che oggi molte delle persone che risultano occupate vivono al di sotto della soglia di povertà. Il governo non ha concretamente avviato nessuna svolta e i teleschermi sono affollati di privilegiati che invocano l’abolizione di “Quota 100” e del reddito di cittadinanza.

Di fronte alla prevalente insensibilità per la questione sociale, Rifondazione Comunista ha dato avvio ad una propria Campagna lo scorso 5 dicembre in concomitanza con l’inizio degli scioperi francesi, distribuendo in poche settimane in tutta Italia centinaia di migliaia di con cui abbiamo denunciato tali condizioni e avanzato proposte per uscirne.

Ripartiamo oggi con un secondo volantino con la parola d’ordine “Facciamo come in Francia!” che verrà distribuito in contemporanea almeno in 200 piazze e luoghi di lavoro in tutta Italia. Utilizziamo un mezzo antico per ritrovarci a parlare con le persone, per ricostruire fiducia nell’azione collettiva e nel conflitto sociale come motore di cambiamento, unica speranza per dar vita ad una sinistra degna di questo nome.

Presenteremo le nostre proposte per la salvaguardia dei diritti di chi lavora o ha lavorato. Siamo il Paese con i salari e le pensioni più bassi d’Europa e in cui si continua a chiedere sacrifici a chi non ha nemmeno le risorse per curarsi, in nome dei vincoli di bilancio.

Lo sciopero francese contro la riforma delle pensioni ha un’importanza decisiva per tutta Europa dopo decenni di ritirata e perdita di diritti e indica l’unica strada per imporre anche in Italia l’eliminazione definitiva della legge Fornero è una ripresa delle lotte di tutto il mondo del lavoro.