Molte volte in passato, ricorderete, ho criticato la Corte dei conti della Calabria per una palese inerzia; ma oggi mi pare che le cose, da quelle parti, siano cambiate in senso abbastanza positivo.
Nel novembre del 2018, la Corte ha presentato le sue indagini sulla Regione, affermando, numeri alla mano, che la Calabria ha speso solo l’8.4% dei fondi europei, cioè ha sprecato il 91.6. In qualsiasi altra terra del mondo, per esempio a Parigi, la gente sarebbe scesa in piazza a brutto muso; la Calabria è pecorella pecorella; però la Corte dei conti ha fatto il suo dovere.
Nel febbraio del 2019, che fa, la Corte? All’inaugurazione dell’anno giudiziario, c’informa il procuratore che la Regione versa nel disordine amministrativo; e che politicanti e uffici oppongono una specie di resistenza passiva a farsi controllare, sperando, come per tanti anni fecero, di scansarsela e continuare a menare il can per l’aia.
Sono altissimi i costi di gestione della Regione; e si mormora di vitalizio! Alcuni fondi sono stati “distratti”. I consiglieri regionali mostrano magagne varie.
Diversi enti, tra cui le ASP, non presentano la documentazione finanziaria; e, aggiungo io, nessuno fa niente per costringerli al dovere.
Grave è la situazione dei lavori pubblici rimasti sospesi, con enormi somme gettate al vento. Noi di qui ne sappiamo molto, con la Trasversale delle Serre.
Ecco un riassunto. Per i particolari, leggete la stampa.
Insomma, pare che la Corte si svegli. Ora, se oltre alle irregolarità ci sono reati (e, secondo me, ce ne sono!) la Corte faccia un passo avanti, mandando il tutto alle Procure.
E alla svelta, prima delle regionali: così saprete per chi NON votare.
A parte che, per quanto mi riguarda, non ci penso nemmeno a votare o per la sinistra o per il centro(destra), e comunque per uno qualsiasi dei partiti o consiglieri uscenti.
A proposito, avete appreso che inizia il girotondo dei fuggiaschi da sinistra a centro(destra)? E il bello è che li voteranno lo stesso. Siamo o non siamo la Calabria di Dorina Bianchi?
Ulderico Nisticò