Un uomo di 38 anni è morto in Florida in seguito all’esplosione della sua sigaretta elettronica. L’incidente è avvenuto il 5 maggio scorso, nella camera da letto della sua casa a St. Petersburg. A confermare la dinamica dell’incidente è stata l’autopsia: nel cranio della vittima sono stati trovati infatti alcuni frammenti del dispositivo.
Tallmadge D’Elia, questo il nome dell’uomo, è stato ritrovato senza vita dagli agenti, accorsi nella sua abitazione dopo che era scattato l’allarme antincendio. L’esplosione, oltre a provocargli ustioni per oltre l’80% del suo corpo, ha causato anche un piccolo incendio.
Gli investigatori hanno definito la morte dell’uomo come “accidentale”: “La causa del decesso è dovuta a una ferita alla testa”, ha dichiarato il medico legale Pinellas Pasco. I frammenti dell’e-cigarette esplosa si sono trasformati in veri e propri proiettili che hanno colpito l’uomo al cranio. Altre ferite sono state trovate sul suo addome, sulla schiena, sulle spalle, su un braccio e su una mano.
Sempre l’autopsia ha rilevato che il dispositivo “Mod” era stato prodotto nelle Filippine e distribuito da Smok-E Mountain. Interpellato dalla Abc, un rappresentante dell’azienda ha puntato il dito contro alcune compagnie che clonano le batterie originali per rivenderle come ricambio più economico, senza rispettare gli standard di sicurezza. Secondo i dati dell’Us Fire Administration, tra il 2009 e il 2013 si sono verificati 195 casi di esplosioni e incendi causati da sigaretta elettronica. Ma in nessuno di questi casi c’è mai stata una vittima. Quella accaduto in Florida sarebbe dunque una prima volta.