Caro Tito, con questa “Lettera n. 309” ti voglio narrare l’eccezionale storia di Ersilia Ingratta, giovane ingegnere spaziale, non soltanto perché se lo merita in sé e per sé, ma soprattutto perché possa essere di esempio per le nuove generazioni. E proprio ai ragazzi ha mandato questo significativo messaggio, giorni fa in una intervista rilasciata al quotidiano La Stampa di Torino, rispondendo alla seguente domanda: << A chi la seguirà nella videoconferenza si sente di dire di inseguire i suoi sogni anche negli studi?” – Ed Ersilia: <<Certamente. Il momento della razionalità arriverà col tempo e con il lavoro, ma in generale non si deve mai avere paura di osare, serve per superare le nostre paure. Ricordo le ansie del trasferimento in Guyana, ma se non si ha il coraggio di buttare il cuore oltre l’ostacolo rischi di vivere di rimpianti. In fondo, senza coraggio e senza credere ai sogni, l’uomo non sarebbe mai potuto andare nello spazio>>. Detto nei termini del famoso proverbio popolare: << Meglio pentirsi di avere osato piuttosto che no >>.
Tale messaggio era diretto in particolare agli oltre mille studenti piemontesi dell’Istituto si Istruzione Secondaria Superiore “Ciampini-Boccardo” di Novi Ligure (Alessandria) per i quali ha tenuto una video-conferenza sulla sua esperienza aerospaziale, trasmessa in “streaming” sul canale Youtube di quella scuola, lo scorso mercoledì 25 novembre 2020.
1 – CHI E’ ERSILIA INGRATTA
Praticamente l’ho vista nascere e crescere, poiché la sua famiglia è di Villa Canale, la più popolosa frazione di Agnone del Molise conosciuta come “Valle del Sole”, in provincia di Isernia, paese di mia moglie, situato nel cuore dell’Appennino centrale pure perché è quasi equidistante sia dal mare Adriatico che dal Tirreno. E in Agnone la piccola Ersilia ha frequentato le scuole fino al Liceo Scientifico (diplomandosi nel 2003) per poi laurearsi il 21 luglio 2009 all’Università di Roma “La Sapienza” in Ingegneria aereo-spaziale con un tanto eccellente corso di studi da essere immediatamente assunta da “Vitrociset SpA” un’importante e grande azienda che lavora a stretto contatto con l’ESA – Ente Spaziale Europeo.
La sua prima esperienza operativa si è svolta, giovanissima, nella base di lancio di Kourou nella Guyana francese, all’equatore dell’America Latina, sulla costa dell’oceano Atlantico. Qui ha avuto un posto di rilievo e di responsabilità nel controllo della “qualità integrata per i lanciatori Ariane 5, Soyuz e Vega”. Ne ho scritto sul quotidiano web << https://www.altomolise.net/notizie/attualita/2820/ersilia-ingratta-genio-di-agnone-alla-base-spaziale-europea-di-kourou >> che ha pubblicato venerdì 11 maggio 2012 alle ore 16,20. Tale articolo è stato ripreso da tutti i quotidiani molisani di allora, nonché da IL SANNIO di Benevento che le ha dedicato una parte significativa della sua prima pagina con foto.
L’eco di tutta questa pubblicistica è giunta pure alla Rai, in particolare al programma radiofonico nazionale “Radio Due Days” condotto da notissimo Michele Cucuzza che ha intervistato a lungo Ersilia in un pomeriggio di qualche giorno dopo. Ne ho riferito alla stampa il 21 maggio 2012 (tra cui <https://www.altomolise.net/notizie/attualita/2859/portero-melissa-bassi-nello-spazio-> ).
Dopo averla praticamente “scoperta” e “lanciata” io tramite stampa, la società molisana è tornata spesso ad interessarsi di Ersilia e i media locali e regionali hanno spesso riportato le sue gesta e i suoi successi (come ad esempio << https://www.altomolise.net/notizie/attualita/10794/ersilia-ingratta-molisana-di-villacanalefrazione-di-agnone-ingegnere-in-uno-dei-centri-spaziali-piu-importanti-al-mondo >> oppure << http://www.altomolise.net/notizie/attualita/2820/ersilia-ingratta-genio-di-agnone-alla-base-spaziale-europea-di-kourou- >>).
Ma ne parla pure la stampa internazionale che segue gli avanzamenti scientifici e di carriera di questa ragazza rimasta semplice e alla mano nella sua più naturale simpatia e soavità. Infatti, quando gli impegni glielo permettono, Ersilia torna a Villa Canale dove vivono i genitori (papà Aquilino, impiegato regionale, e Michelina Mastronardi, operatrice turistica), dove si intrattiene come sempre ha fatto, fin dall’infanzia, con gli amici e in compaesani e dove realizza incontri assai interessanti sui temi dello spazio e delle imprese spaziali, a volte con collegamenti intercontinentali su maxi-schermo, specialmente in agosto quando quella frazione si riempie di villacanalesi di ritorno per le vacanze da ogni parte del mondo. E assai attiva è con le scuole. E non a caso, penso, uno dei due suoi fratelli, Gianfranco, è laureato in Astronomia, mentre l’altro, Enrico, è un libero professionista.
2 – SCIENZIATA E DIVULGATRICE
Infatti, l’ingegnere spaziale Ersilia Ingratta, autentico e brillante genio molisano e italiano, non soltanto è una scienziata ormai nota a livelli internazionali, ma si prodiga per diffondere la conoscenza della conquista dello spazio da parte del genere umano e cerca di invogliare i giovani ad interessarsi di questa dimensione affascinante e ricca di soddisfazioni non soltanto professionali, ma anche economiche e “turistiche”.
– Economiche, poiché lo stipendio è notevole, e “turistiche” poiché, per lavoro, si ha la possibilità di girare il mondo e conoscere, così, tanta gente diversa e tante realtà che altrimenti resterebbero ignote. Insomma, Ersilia Ingratta si sente completamente realizzata in questo suo lavoro vocazionale. Ed è l’esempio vivente di chi, con l’indole del genio ma soprattutto con il tenace impegno e la lungimiranza, è riuscita a realizzare i propri sogni. Un incoraggiamento per chi ha voglia di raggiungere ambiziosi traguardi non accessibili a tutti.
3 – SALUTISSIMI
Caro Tito, ho voluto riportare un giovane personaggio di successo come Ersilia Ingratta a beneficio dei nostri lettori per dimostrare che, volendo, da una famiglia semplice e normale e da uno sperduto villaggio agro-pastorale delle zone che più interne non si può, possono provenire autentici geni, impastati di doti naturali e di forte impegno personale … come per dire … << dall’antica ruralità alle futuribili stelle >> o più volgarmente << dalle stalle alle stelle” e non certamente il contrario!
Come per dire che questi giovani si fanno e ci fanno onore! Infatti, nel paesaggio del piccolo Molise si trovano ancora trulli come questi, testimonianza di un passato remoto ma anche recente della prevalente condizione agro-pastorale delle sue genti che, con la transumanza, hanno trasmesso l’uso dei trulli di pietra alle Puglie.
E se prima esportava civiltà pastorale, adesso il Molise esporta scienziati stellari.
Mi sembra che ci sia un chiaro nesso in tutto questo, poiché nessuno meglio dei pastori della terra e dei pastori del mare (i pescatori) ha mai conosciuto ed amato il cielo e le stelle. Un riferimento fisico ma anche ideale per elevare cuore, anima e conoscenza verso l’infinito. Ed Ersilia Ingratta fa parte di questa aspirazione verso l’infinito. Anzi la possiamo definire proprio “donna dell’infinito”.
Grazie per avermi concesso questo “spazio” e ti saluto mentre ti do appuntamento alla “Lettera n. 310”.
Cordialità,
Domenico Lanciano (www,costajonicaweb.it)