Sebbene ci occupiamo più frequentemente di altri sport, in questo articolo ci dedichiamo a scrutare l’orizzonte del calcio italiano, in attesa che la Serie A si rimetta in moto dopo una intempestiva pausa internazionale. Per coloro i quali hanno affrontato il digiuno calcistico con un’impazienza palpabile, la 14ª giornata è giunta come un’antica profezia che finalmente si avvera. Per i veri appassionati, la pausa è stata un intervallo sgradevole, un’insopportabile parentesi che separa il presente dal battito continuo della palla. E ora, finalmente, siamo pronti a immergerci nelle vicende di un’altra pagina della serie A, un campionato che, come un affresco incerto, si dipana sotto il nostro sguardo attento.
Una Remuntada inarrestabile contro il Benfica
Siamo stati testimoni di una partita destinata a rimanere scolpita nella memoria calcistica, uno spettacolo di emozioni contrastanti e colpi di scena che ha fatto vibrare lo stadio Da Luz. L’Inter, già qualificata ma con l’obiettivo di consolidare il primato nel girone, si è trovata ad affrontare una montagna insormontabile contro il Benfica, ma alla fine ha cavalcato l’onda della resilienza e ha firmato un pari epico, un 3-3 che ha lasciato il pubblico senza fiato.
Il racconto di questa battaglia inizia con una squadra nerazzurra che sembra essersi svegliata dal letargo troppo tardi. Il turnover massiccio di Simone Inzaghi, con ben otto cambi rispetto alla formazione che affrontò la Juventus, ha reso la squadra vulnerabile, e il Benfica ha colto l’occasione con l’ex Joao Mario a fare da protagonista assoluto. La tripletta dell’attaccante portoghese ha sconvolto gli equilibri, con la difesa nerazzurra in preda alla confusione e agli errori fatali.
Il primo gol è giunto su un cross di Tengstedt, tenuto in gioco da Bisseck, che ha aperto le danze per l’ex giocatore dell’Inter. Poi, in otto minuti, una palla persa di Asllani e una marcatura poco convincente di un giovane difensore tedesco hanno permesso a Joao Mario di mettere a segno la sua doppietta. Il terzo gol è giunto al 34′, con una difesa ancora in disparte sul tocco di Tengsted, regalando a Joao Mario il pallone della tripletta, spinto in rete con una facilità sconcertante.
Il tris sembrava segnare la fine, un destino selciato di sconfitta, ma l’Inter ha rivelato il suo vero volto nel secondo tempo. Un’Inter trasformata ha alzato il ritmo e ha sferrato un contrattacco memorabile. Arnautovic, su sponda aerea di Bisseck, ha trovato la via del gol, seguito da Frattesi con una girata al volo sul cross di Darmian, riducendo il deficit. Simone Inzaghi, credendo nella remuntada, ha gettato nella mischia Cuadrado, Thuram e Barella. La scelta ha pagato, con Thuram che ha guadagnato un calcio di rigore trasformato con freddezza da Alexis Sanchez, portando il punteggio a un incredibile 3-3.
Questo pareggio, arrivato al termine di una partita mozzafiato, pone l’Inter di fronte a un bivio cruciale. Con un solo risultato utile contro la Real Sociedad, la vittoria, per assicurarsi il primo posto nel girone e un sorteggio più favorevole agli ottavi di finale. Un capitolo indimenticabile di una stagione che continua a regalarci emozioni senza fine, lasciando i tifosi nerazzurri in un limbo di speranza e attesa. La Champions League 2023-2024 ha già regalato un capitolo di puro calcio, e la sceneggiatura si fa sempre più avvincente.
Nella notte europea, il Benfica e l’Inter hanno dato vita a uno spettacolo calcistico degno di una saga epica. L’incontro, carico di tensione e colpi di scena, ha visto gli uomini di Simone Inzaghi affrontare una situazione difficile con una forza d’animo straordinaria, culminando in un pareggio 3-3 che resterà nella memoria dei tifosi nerazzurri.
Il primo tempo è stato una sinfonia di azioni del Benfica, che ha sfruttato al massimo le occasioni e ha dominato la partita. João Mário, ex-nerazzurro, è stato l’assoluto protagonista con una tripletta che ha lasciato l’Inter in una situazione critica. La squadra portoghese, determinata a congedarsi degnamente dalla competizione, ha mostrato un gioco fluido e un’efficacia impressionante, complicando la vita ai nerazzurri.
Il secondo tempo, però, ha visto una metamorfosi della squadra di Inzaghi. L’Inter è scesa in campo con un approccio aggressivo e propositivo, cercando di ribaltare la situazione. La reazione è giunta al 51′, con un gol di Arnautovic su assist di Bisseck, inizialmente annullato ma poi convalidato dopo l’intervento del Var. La squadra nerazzurra ha continuato a spingere e al 58′ Frattesi ha riaperto ufficialmente la partita con un tiro al volo di sinistro.
La rimonta si è completata con un rigore segnato da Sanchez al 72′, causato dal fallo di Otamendi su Thuram. La partita è ora sul 3-3, con l’Inter che mostra una determinazione straordinaria e un carattere che sembravano persi nella prima frazione di gioco. Il Benfica, nonostante i tentativi di reagire, si è trovato a fronteggiare una squadra nerazzurra trasformata, più concentrata e aggressiva.
Nell’ultimo scorcio della partita, l’Inter ha sfiorato la vittoria con un tiro di Barella che ha colpito il palo. Nonostante l’occasione mancata, il pareggio 3-3 rappresenta una vittoria morale per la squadra di Inzaghi, che ha dimostrato di avere carattere e resilienza anche in circostanze avverse.
Il risultato finale sottolinea non solo la grande reazione dell’Inter, ma anche la messa a punto di una possibile seconda squadra, capace di affrontare le sfide con forza e determinazione. Questo epico pareggio rappresenta un momento fondamentale per gli uomini di Inzaghi, che ora si preparano ad affrontare il Napoli in Serie A con il vento in poppa, consapevoli della forza che possono esprimere in ogni situazione di gioco.