Emergenza Coronavirus, nuova ordinanza della Regione Calabria


Nuova ordinanza del presidente della Regione, Jole Santelli, a seguito delle nuove disposizioni nazionali che hanno prorogato lo stato di emergenza. La Regione, dunque, si adegua alle previsioni nazionali e introduce una serie di nuove indicazioni sia per quanto riguarda gli screening sugli arrivi, sia sul coordinamento con l’Ufficio scolastico regionale in funzione della ripresa delle arrività scolastiche a settembre.

“Allo stato attuale la capacità numerica di processamento dei tamponi giornalieri è pari a 1300 tamponi/giorno per tutto il territorio regionale. Si ritiene che, vista l’attuale situazione epidemiologica regionale, le priorità di screening siano da focalizzarsi sulle persone fisiche in arrivo in regione Calabria e sulle persone che debbano sottoporsi a ricovero programmato presso le strutture sanitarie, ovvero a procedure invasive anche non chirurgiche che, nell’ottica della completa e piena ripresa degli accessi alle strutture, deve contribuire a ridurre al minimo il rischio di contagio in detti plessi. Tenuto conto – prosegue l’ordinanza – che un numero pari a 300 tamponi debba essere riservato al contact tracing e alle situazioni non programmabili, il restante numero di tamponi può considerarsi effettuabile, per lo screening sui “rientri” e per quello nelle “strutture sanitarie” con una quota pari al 50% per ciascun ambito”.

Parte dell’ordinanza è dedicata gli sbarchi: “Le attività di screening da eseguirsi in occasione di sbarchi sulle coste regionali, devono prevedere uno stretto raccordo con l’unità di Crisi Regionale, oltre che con le Prefetture e le Autorità competenti. Deve essere garantita una immediata capacità di intervento in modo da garantire gli interventi di cura necessari e/o sottoporre a screening le persone immediatamente dopo lo sbarco, individuando delle aree di attesa per consentire, all’esito del tampone, l’avvio verso i centri preposti, ovvero i luoghi per l’isolamento domiciliare”.

L’ordinanza ribadisce il divieto di assembramenti in luoghi pubblici e l’obbligo delle misure di prevenzione in quanto a uso della mascherina e di distanziamento sociale. Potranno riprendere inoltre i corsi di accompagnamento al parto.