Emergenza Coronavirus – Andremo al mare? Il governo ci pensa


Spiagge chiuse e turismo in lockdown. Ma Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria alla Cultura, guarda avanti: “Andremo al mare quest’estate. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così”. Parole che colgono di sorpresa il sindacato balneari di Confcommercio: “Serve un’ordinanza nazionale del ministero della Salute che stabilisca modalità uniche per gli stabilimenti di tutto il territorio, concordate con le organizzazioni di categoria”.

Bonaccorsi rassicura: “Ci stiamo lavorando dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilmenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico che contemplano l’ipotesi di un distanziamento”.

Le risponde Antonio Capacchione, presidente del sindacato balneari: “Le soluzioni si possono trovare: dal distanziamento degli ombrelloni alla sanificazione delle attrezzature alla certificazione medica, ma ora è prematuro perché dobbiamo dare tempo agli scienziati di conoscere le dinamiche della malattia”.

Molto meno possibilisti gli esperti. “Pensare di programmare vacanze al mare quest’estate al momento è una possibilità da dimenticare”, dice senza mezzi termini Mario Schiavina, già direttore dell’Unità operative di Pneumologia e Terapia intensiva respiratoria del Policlino Sant’Orsola di Bologna. “Questo virus ha una contagiosità eccezionale. Anche quando ci saranno zero positivi e zero morti occorrerà sempre un grandissimo controllo perché tutto può ancora essere sotto traccia ed esplodere alla prima sciocchezza, come assembramenti o avvicinamenti di persone”.

Anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, è cauta: “Aspettate a prenotare le vacanze estive, nessuno al momento può fare previsioni affidabili”.