Passate da poco, le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca in seno all’UMG continuano a fare discutere gli ambienti politici giovanili. Il grande successo raggiunto dal movimento Studenti per le Libertà, in sinergia con la Lista Insieme, non è passato inosservato, tanto da attirare il plauso anche dei vertici nazionali della gioventù azzurra. Ad entrare nel merito della questione ci ha pensato il catanzarese Vitaliano Magro, membro del Coordinamento Nazionale di Forza Italia Giovani.
«Desidero formulare le mie più calorose congratulazioni al gruppo di Studenti per la Libertà Catanzaro per il grande risultato raggiunto nel corso delle ultime elezioni universitarie. Nonostante sia passato relativamente poco tempo dall’insediamento del movimento nel cuore dell’ateneo, il lavoro e l’impegno sono stati degnamente ripagati. Dopo anni di stallo, di deleterio immobilismo e di scelte errate, la comunità studentesca che si riconosce nei valori del centrodestra ha finalmente imboccato la strada giusta, confrontandosi e complementandosi con altri soggetti di pari valore e spessore. Auspico che la collaborazione con la Lista Insieme possa continuare anche in futuro consentendo alla nostra comunità di crescere, di svilupparsi ed agire nell’esclusivo interesse degli studenti dell’ateneo».
E a proposito di crescita del movimento, ecco tracciate le nuove sfide, «da combattere e da vincere – secondo Magro – con la stessa voglia e lo stesso coraggio dimostrati in queste settimane»: «D’ora in avanti il movimento sarà chiamato a dare una grande prova di maturità e sarà necessario tenere a mente i principi ispiratori del nostro impegno per non deludere le aspettative. Occorrerà andare oltre le nomine, oltre le cariche assegnate; sarà necessario “farsi esempio” quotidianamente per consentire al movimento di crescere in maniera sana e meritocratica. Solo accantonando i modelli del passato e ristabilendo il giusto equilibrio tra ego e comunità si riuscirà ad andare oltre, raggiungendo l’unica legittimazione che il movimento cerca: quella degli studenti e dei tanti giovani che vogliono cambiare l’università e il territorio, quella basata sull’operato più che sulle parole».