Ho letto la lettera pubblicata da Soverato Web e rimango ancora sconcertata, dopo l’immediata sensazione di amarezza, per la superficialità delle argomentazioni a sostegno della critica all’iniziativa avviata dal mio Assessorato. Iniziativa che richiama esperienze avviate da tempo in tutta Italia, in continuo aumento –tanto è vero che sono state sviluppate anche delle applicazioni per smartphone (beeapp), per aiutare le fasce della popolazione meno abbienti, con opere ispirate da sentimenti altruistici e solidarietà, pur non avendo la presunzione di pensare che possano risolvere tutti i problemi.
L’obiettivo è quello di far crescere nella comunità passione partecipativa e solidale che è condizione essenziale per la crescita.
Pur comprendendo l’afflizione di chi non riesce a trovare lavoro, situazione che ho vissuto anch’io, e trovandomi d’accordo con la considerazione che il lavoro conferisce anche dignità alla persona, non ritengo di dover scendere nel merito delle critiche infondate rivolte ai supermercati aderenti all’iniziativa.
Riguardo al richiamo fatto all’Ente Comunale nella persone del Sindaco che lo rappresenta osservo che compito del Comune non è quello risolvere i problemi occupazionali della comunità, ma quello di assolvere i suoi compiti istituzionali, anche avviando azioni di sviluppo e valorizzazione delle risorse indirizzate a favorire l’occupazione. È quello che stiamo cercando di fare. È evidente che non si può pretendere da chi governa da poco più di 6 mesi la soluzione a problemi annosi e complessi.
Finisco precisando che conoscendo Massimo Paoletti ho ben chiaro lo spirito che l’ha convinto ad aderire all’iniziativa. Gli chiedo pertanto di non farsi condizionare dall’amarezza e di recedere dall’immediata reazione continuando a collaborare con noi.
Condividendo Papa Francesco, diciamo che dobbiamo continuare a costruire ponti per favorire incontri e non muri.
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