Il Dpcm 3 dicembre con le regole di Natale 2020 è stato pubblicato ieri poco prima della mezzanotte sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri (anche in pdf): entra in vigore a partire da oggi, venerdì 4 dicembre e sarà valido fino al 15 gennaio 2021. Ma le norme consentono scappatoie e aree grigie e quindi la possibilità, anche se non esplicita, dei ricongiungimenti familiari tra marito e moglie e tra fidanzati (ieri il premier ha parlato di possibilità di “rientrare nella casa in cui si abita con continuità o periodicità”) e la possibilità di fare visita ad anziani soli e nonni. Vediamo come.
Il decreto ministeriale segue il decreto legge pubblicato l’altroieri che allunga a 50 giorni la validità delle misure dei Dpcm, introduce il divieto di spostamento anche nelle regioni gialle a partire dal 21 dicembre e fino al 7 gennaio e impedisce l’uscita dal comune di residenza nei giorni di Natale, Santo Stefano, 1 e 6 gennaio. Il decreto legge 2 dicembre n.158 vieta dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 gli spostamenti tra regioni diverse, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Sarà vietato anche spostarsi nelle seconde case se si trovano in una regione diversa. il 25 e il 26 dicembre 2020 e il primo gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra comuni diversi, con le stesse eccezioni. Ma con un’eccezione: sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. E quindi le regole (e le scappatoie) sono queste:
È possibile uscire dalla regione? Sarà consentito spostarsi prima delle date indicate dal decreto legge e rientrare a casa in qualsiasi momento se si trova in fascia gialla per andare in un’altra regione sempre in fascia gialla. Come è stato spiegato informalmente ieri, gli spostamenti nelle regioni in fascia rossa sono consentiti per motivi di urgenza, compresi quelli che riguardano l’assistenza di una persona non autosufficiente;
È possibile uscire dal comune? Valgono le regole delle zone. Il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio 2021 sarà vietato uscire dal proprio comune di residenza se non per le “comprovate esigenze” ma chi esce prima di queste date può tornare a casa;
È possibile trasferirsi nelle seconde case? Sì, prima del 21 dicembre, per chi si trova in regioni in zona gialla. Successivamente si può far ritorno alla propria abitazione. È possibile spostarsi anche nei periodi di blocco ma soltanto per motivi di urgenza;
È importante segnalare che gli spostamenti ufficialmente proibiti vanno giustificati attraverso il modulo di autocertificazione, dove deve essere indicato il punto di partenza e quello di arrivo.
E i ricongiungimenti familiari? Il Corriere della Sera spiega oggi che dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021 è vietato uscire dalla propria regione anche se si trova in fascia gialla. Il 25, 26 dicembre e l’1 gennaio è vietato uscire dal proprio comune in tutta Italia, ma è consentito muoversi se si deve raggiungere una persona che non è autosufficiente:
E dunque nel caso di anziani soli o di parenti malati, sarà consentito andare ad assisterli. Non è invece consentito spostarsi per andare a trascorrere le festività con i parenti che vivono in una regione diversa se non ci sono motivi di necessità.
Nel caso di coppie che vivono in due luoghi diversi è consentito spostarsi per il ricongiungimento familiare anche nel periodo di divieto.
Nel corso di questo periodo è sempre consentito il ritorno presso la propria residenza, domicilio o abitazione e dunque uno dei due può ritornare in qualsiasi momento dove lavora o studia.
È opportuno precisare che il ricongiungimento familiare è possibile se uno dei due torna al proprio domicilio, residenza o abitazione e non in ogni caso. Martedì sera a Otto e Mezzo la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha spiegato che sarà consentito spostarsi in un’altra regione per raggiungere un genitore anziano se la regione è gialla: “Dal 20 ci sarà il divieto, magari un genitore solo che ha bisogno della presenza del figlio si può raggiungere, con una autodichiarazione che indichi le ragioni di necessità”.