E’ tempo di scoprire e valorizzare i piccoli magici borghi d’Italia


Judith Harris

Judith Harris

Judith Harris (nella foto) è una giornalista di lungo corso. E’ statunitense ma preferisce vivere più tempo possibile in Italia, in un suggestivo borgo nei dintorni di Roma, di cui sta scrivendo la Storia. Giorni fa ha pubblicato in lingua inglese un dettagliato articolo, impreziosito da sette foto ed intitolato “E’ tempo di scoprire i magici piccoli borghi d’Italia” presente nel “magazine” bilingue del sito www.i-italy.org (facente parte del progetto digitale italo-americano IADP) e destinato a tutti coloro i quali amano il territorio rurale italiano così ricco di cultura, di buona cucina e di piccole-grandi sorprese, tanto da attrarre sempre più famiglie che, provenienti da ogni parte del mondo, acquistano casali e terreni per assaporare l’atmosfera di quella nuova “Arcadia” fatta di genuinità ed autenticità anche nei rapporti umani. E’ possibile leggere tale bellissimo articolo digitando http://www.iitaly.org/41492/time-discover-italys-magical-small-towns.
Judith Harris esordisce affermando che l’estate è la stagione perfetta per esplorare i magici ed antichi borghi italiani e ne indica un percorso utile evidenziando soprattutto l’Italia centrale. Dalle Terre di Siena ai borghi della musica dove si intrecciano i festival estivi, dai borghi d’Abruzzo valorizzati dall’imprenditore svedese Daniele Khilgren fino ai borghi resi celebri da grandi artisti come Lucio Dalla o Ennio Morricone, l’Italia è tutto un susseguirsi di angoli amenissimi dove ritemprarsi dalla frenetica vita delle metropoli e delle città per riappropriarsi dei una spesso troppa alienata dimensione umana. Ne sciorina parecchi nomi (come Montebello del Sangro, Scanno, Rocca Calascio, ecc.) e quelle qualità ambientali che sono impreziosite da una mediterraneità che distingue l’Italia per una maggiore e migliore offerta complessiva rispetto ad altre nazioni europee.

Badolato

Badolato

Poi c’è il Molise con Rocchetta a Volturno e con quella Agnone che cerca di dedicarsi, con l’associazione “Università delle Generazioni”, alla difesa e alla valorizzazione di ben 15mila borghi europei in progressivo spopolamento, per evitare la desertificazione della montagna e delle campagne che nuocerebbe pure alle aree metropolitane. La giornalista americana conclude l’articolo con una intervista a Domenico Lanciano, il quale dal 1986 (cioè da quando questi ha iniziato l’operazione di riuscito salvataggio del borgo jonico calabrese di Badolato con la vicenda del “paese in vendita” nota a livelli anche internazionali) sta cercando uno o più “leader” che, eletti nelle Istituzioni e in particolare al Parlamento Europeo, si mettano a capo di un vero e proprio movimento “salva-borghi” per evitare che si perda un così ricco patrimonio edilizio, ambientale, storico e socio-culturale e che gli stessi antichi paesi divengano “borghi-fantasma”.


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