Due notizie davvero consolanti, che poi sono una: la Calabria non solo non beneficia della sia pur lieve ripresa nazionale, ma arretra per produzione e occupazione. Complimenti. L’altra, e le fonti sono l’europarlamentare Pittella e il Corriere della Sera, che la Calabria, e ciò con il resto del Sud, nemmeno partecipa alle riunioni europee per ottenere fondi; e così siamo fuori, in tutto o in parte, dagli interventi europei. Impacciata e da arrampicarsi sugli specchi la giustificazione di Oliverio.
La colpa è di tutti: imprenditori che sono troppo spesso prenditori e basta; università mute; giornali e tv reticenti… di tutti, ma il peggio del peggio è la Regione, per l’ovvio motivo che è la massima autorità, e quindi riveste la massima responsabilità dell’inefficienza politica e burocratica.
Com’è possibile che uno mi voglia regalare dei soldi e io non vada a riscuoterli? È possibile – non a me, vi assicuro – se la persona in parola è un monomaniaco. Facciamo un esempio: una persona è, poniamo, avvocato, e deve perorare una causa, però è affetto da una forma parossistica di vizio del fumo, cioè se non fuma va in crisi. Siccome in tribunale non si può fumare, l’avvocato o deve uscire ogni dieci minuti, o rinuncia alla causa.
Capito l’esempio? Se Oliverio, e con lui i suoi sconosciutissimi Altiprofili, hanno in testa una e una cosa sola, cioè come nominare primari gli amici elettori, e ciò è palesemente un’ossessione psicotica di Oliverio mentre Sgura ne ride, come volete che pensi ai fondi europei o a qualsiasi altra cosa che non sia nominare elettori e amici?
E così la Calabria non solo non progredisce ma arretra. E se una terra di morti di fame come la Calabria arretra, vuol dire che cade nel baratro.
Cosa aspetta Renzi, a commissariare la Regione?
Ulderico Nisticò