Due insegnanti di una scuola pubblica di Reggio Calabria, di 37 e 61 anni, sono state arrestate dai finanzieri del comando provinciale della città calabrese dello Stretto con l’accusa di maltrattamenti aggravati e continuati nei confronti di bambini loro affidati. A dare il via alle indagini, svolte dai finanzieri del gruppo di Reggio Calabria, la denuncia di una madre preoccupata per il cambiamento d’umore e del comportamento delle sue due figlie, sintomo dell’allarmante livello di malessere raggiunto dalle bambine. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Federico Cafiero de Raho, coadiuvato dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Teodoro Catananti, sono state svolte anche mediante l’installazione di alcune telecamere e dispositivi di registrazione ambientali dislocati all’interno dell’aula in cui si svolgevano i maltrattamenti. Le registrazioni audio-video avrebbero confermato le violenze. Espletate le formalità di rito, le due donne, R.G. E D. G., sono state poste agli arresti domiciliari.
L’arresto delle due maestre, in servizio in un istituto scolastico pubblico, é stato effettuato dal Comando provinciale di Reggio Calabria della Guardia di finanza nell’ambito di un’operazione chiamata ‘Stop abuse’. Nei confronti delle due insegnanti é stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica. Secondo quanto ha riferito la Guardia di finanza, le due maestre “hanno utilizzato violenza ai danni degli alunni minorenni che erano loro affidati per ragioni di educazione, istruzione, cura e custodia”.
Il Procuratore Cafiero de Raho é stato coadiuvato, nel coordinamento dell’attività d’indagine, dal Procuratore aggiunto, Gerardo Dominijanni e dal sostituto Teodoro Catananti. Per accertare i fatti, dopo la denuncia presentata dalla madre di due delle bambine che hanno subito i maltrattamenti, gli investigatori hanno installato nell’aula della scuola in cui si sono verificati i fatti alcune telecamere e dispositivi di registrazione ambientali. Le registrazioni audio e video, secondo quanto riferisce la Guardia di finanza, hanno così consentito di accertare i maltrattamenti psico-fisici subiti da alcuni alunni, facendo scattare in tempi rapidi l’arresto delle due maestre.