“Dottoressa uccisa in Calabria, cittadini e istituzioni reagiscano”


«Viviamo, ormai, in una società che sta perdendo di vista i basilari valori del vivere civile».

Ne è sicuro il consigliere regionale (e neo coordinatore di “Azione”) Francesco De Nisi che stigmatizza senza se e senza ma l’agguato a colpi di arma da fuoco in cui stamane ha perso la vita Francesca Romeo, medico di 67 anni, in servizio alla guardia medica di Santa Cristina in Aspromonte, nel Reggino, ed è rimato ferito il marito, anch’egli medico, di 66 anni.

De Nisi, nell’esprimere profonda solidarietà personale e istituzionale alla famiglia delle vittime, pone l’accento «sulle tante e ripetute aggressioni, spesso per ragioni assurde, perpetrate ai danni degli operatori sanitari, medici e infermieri, ogni anno in continuo aumento, nel pronto soccorso, nei reparti, negli ambulatori fino ai medici di fa

Il consigliere regionale, inoltre, nel mentre ha parole di vicinanza alle pacifiche comunità locali coinvolte nella vicenda, compresa Locri dove la coppia viveva, invita le istituzioni e i cittadini «ad alzare la voce con fermezza di fronte ad un fatto così terribile.

Quanto accaduto alla dottoressa Francesca Romeo è sicuramente una tragedia dalle tante ragioni, ma è anche, la morte di una donna sul lavoro, un medico.
E’ morta alla fine del suo turno di lavoro, mentre tornava a casa».

Poi conclude auspicando che le forze dell’ordine e la magistratura facciano immediata piena luce su di un fatto ignobile «che deve scuotere in maniera incisiva le coscienze di quanti, e in Calabria sono tanti, desiderano alzare le barriere della legalità contro coloro i quali fanno della violenza ad ogni costo la loro ragione di vita, infangando l’immagine di una terra meravigliosa che merita ben altro».