Discriminata sul lavoro per il figlio disabile, azienda condannata nel catanzarese


La sezione Lavoro del Tribunale di Catanzaro, con propria ordinanza, ha accolto un ricorso presentato dalla Filcams per conto di una iscritta, madre di tre bambini uno dei quali affetto da grave disabilità, difesa dall’avvocato Danilo Colabraro, accertando il perpetrarsi di una discriminazione nei suoi confronti, consistita nell’assegnazione a turni più disagevoli e gravosi che nei fatti le rendevano impossibile l’assistenza al figlio disabile.

Il Tribunale ha quindi condannato la società ad adibire la lavoratrice a turni che le consentano la cura del figlio. Lo ha reso noto la Filcams Cgil Calabria. “È un’importante vittoria per il nostro sindacato e per il nostro ufficio legale – ha dichiarato la segretaria generale della Filcams Cgil Area Vasta, Pinuccia Cosmano – ed è la prova che la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori deve essere perseguita fino in fondo, senza se e senza ma, soprattutto quando ci sono di mezzo valori fondamentali quali l’uguaglianza sostanziale e la parità di trattamento e quando a subire le conseguenze delle scelte illegittime dei datori di lavoro sono soggetti fragili”.

“Questa vicenda – afferma Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Cgil Calabria – conferma quanto sia ancora lontana una vera cultura del rispetto delle donne e delle lavoratrici, ci si riempie la bocca di retorica sulle madri per poi maltrattarle ancora sui luoghi di lavoro”.

“La Filcams Cgil Calabria, saluta con soddisfazione questa decisione del tribunale che restituisce giustizia ad una donna maltrattata ed esprime la solidarietà umana a Giulia alla quale continueremo a stare vicino. Questo episodio rafforza le ragioni che porteranno le lavoratrici ed i lavoratori del Commercio a scioperare venerdì 22 dicembre per chiedere il rinnovo del Contratto Nazionale e soprattutto la nostra convinzione che una nuova umanità del lavoro sia non solo possibile ma necessaria”.