Da tre anni attende di essere sottoposta ad un ecocardiogramma, ma, giorni fa, le viene detto che l’ospedale non esegue più questo tipo di analisi. E’ accaduto ad una donna di Lamezia Terme, P. V., la quale racconta a Il Quotidiano del Sud la sua disavventura.
La donna soffre dal 2013 di problemi al cuore. “I sintomi che avverto – dice- sono stanchezza, affanno e palpitazioni notturne. In più occasioni sono svenuta per strada, tanto che i passanti mi hanno dovuto soccorrere chiamando il 118. Tutte le volte sono stata portata d’urgenza in ospedale, dove mi hanno sottoposto ad elettrocardiogramma e prelievi di sangue, per poi dimettermi con referto di stato ansioso. Il mio medico, però, mi ha sempre consigliato di fare un altro esame in ospedale, l’ecocuore, di cui mi ha rilasciato più volte l’impegnativa. Eppure, dal 2013 non sono mai riuscita ad avere una prenotazione dall’ospedale di Lamezia”. E racconta: “Ogni volta che telefonavo al numero verde per prendere un appuntamento, l’operatore mi rispondeva che il calendario delle prenotazioni non era ancora disponibile, invitandomi a riprovare successivamente. Ma, poi, quando telefonavo nel giorno concordato, mi veniva detto che il calendario era già al completo. Anche allo sportello del Cup, quando ci andavo a parlare di persona, mi confermavano che il foglio delle prenotazioni era già pieno. Questa situazione si è ripetuta più volte, fin quando ho deciso di lasciar perdere. Anche perché – aggiunge- non ho la possibilità di fare quest’ esame in un ambulatorio privato, dove mi costerebbe 175 euro”.
La signora, perciò, pur continuando a star male, rinuncia all’idea di fare l’ecocardiogramma. Ma, circa tre mesi fa, in piazza d’Armi, viene colta da un mancamento e cade per terra, priva di sensi. Dopo l’ennesimo ricovero al pronto soccorso, il suo medico di fiducia le firma una nuova impegnativa per un ecocuore. Lei chiede ancora una volta una prenotazione al Cup, ma, stavolta, si sente rispondere che questo tipo di esame non è più disponibile all’ospedale di Lamezia Terme. E le suggeriscono di andare a prenotarsi a Soverato. Più facile a dirsi che a farsi, per chi, come la signora, non guida.
“Per fortuna, grazie all’aiuto di una mia amica- riferisce – sono riuscita finalmente a prenotarmi per l’ecocuore, che farò all’ospedale di Soverato il prossimo novembre. Spero che la visita andrà bene, perché a questa storia non voglio pensarci più”.
La signora, giustamente, vorrebbe dimenticare la sua disavventura. Ma il problema dei lunghi tempi d’attesta resta, purtroppo, per tutte le persone anziane e malate, che devono aspettare mesi, a volte anni, per potersi sottoporre ad una visita specialistica. Come è accaduto ad un’altra signora di Lamezia, Giovanna T, affetta da problemi cardiovascolari, la quale l’anno scorso ha dovuto attendere 8 mesi per un’ecodoppler carotideo.
Antonella Mongiardo