Il Consiglio Comunale discuterà al più presto, certamente prima della fine di gennaio, la proposta di delibera che prevede il mantenimento dell’ospedale “Pugliese” nell’attuale sito di viale Pio X. Lo hanno concordato, stamani, il sindaco Sergio Abramo e il presidente dell’assemblea, Ivan Cardamone. Alla stesura della proposta sta già lavorando il dirigente del settore urbanistica e pianificazione del territorio, arch. Giuseppe Lonetti, sulla base delle indicazioni fornite dallo stesso sindaco Abramo. L’atto, è stato specificato, supererà la delibera adottata dal Consiglio comunale undici anni orsono (2005) e che prevedeva, in linea di massima, la collocazione del nuovo ospedale nel comparto di Germaneto.
Com’è noto, il sindaco aveva anticipato questa sua volontà nel corso di una conferenza stampa tenuta congiuntamente al presidente del comitato “Salviamo il Pugliese”, avv. Francesco Pitaro.
“La delibera – hanno specificato congiuntamente Abramo e Cardamone – farà definitivamente chiarezza su una questione che ha giustamente creato disorientamento nell’opinione pubblica. Le divergenze tra Commissario per il Piano di Rientro e Regione rischiano di arrecare un forte danno al sistema sanitario del Capoluogo, tra cui la possibile perdita del finanziamento di 120 milioni di euro a suo tempo destinati alla costruzione del nuovo ospedale. Poiché non esiste alcuna garanzia che al posto del “Pugliese” possa essere realizzata contestualmente una struttura sanitaria di uguale importanza, si ritiene necessario blindare l’attuale allocazione dell’ospedale, per non sguarnire il centro città.”
“Le scelte che adotterà il Consiglio comunale saranno totalmente vincolanti per Commissario e Regione. Se, come ci auguriamo, l’intero Consiglio voterà la proposta di delibera, l’atto sarà ufficialmente trasmesso al commissario Scura e al presidente Oliverio che non potranno che recepirlo.”
“L’adozione della delibera – hanno specificato sindaco e presidente del Consiglio comunale – chiuderà anche la possibilità che accanto al Policlinico universitario possa essere costruita, così come prevede il Piano Scura, una torre di dieci piani. Il nostro augurio è che, dopo l’approvazione della delibera, Scura e Oliverio si siedano attorno ad un tavolo con il Comune di Catanzaro per trovare le soluzioni più opportune per potenziare il sistema sanitario del Capoluogo. Dobbiamo partire da alcuni punti fermi: la ricostruzione del “Pugliese” lì dov’è, la creazione del Polo Oncologico regionale al Ciaccio-De Lellis, la valorizzazione della facoltà di medicina”.