Ancora per una volta, una delegazione di due docenti e due alunni del Malafarina, ha preso il volo alla volta della Grecia per partecipare ad un meeting tra il 26 febbraio ed il 3 marzo, nell’ambito del progetto Erasmus+ -Bulling Free Minds cofinanziato dalla Commissione Europea. La presentazione delle diverse delegazioni di docenti provenienti anche da Lituania, Portogallo e Romania è stata presieduta da Tsoulkanakis Dimitrios.
Ad accompagnare gli alunni Andrea Rosanò e Alessandro Gullà, sono state le professoresse Savina Moniaci e Caterina Gatto, le stesse che hanno seguito i ragazzi in una intensa attività preparatoria che ha prodotto interessanti lavori sulla tematica dell’abbandono scolastico e la sua relazione con il fenomeno del bullismo.. Il contributo dato dalla delegazione italiana è stato singolare in quanto le strategie messe a punto dall’Istituto Tecnico Tecnologico G. Malafarina sono state assunte a modello di buona prassi: da anni, infatti, il Dirigente Scolastico, prof. Domenico Agazio Servello porta avanti una serie di iniziative che mirano ad arginare il problema con il coinvolgimento degli alunni più riservati in incarichi di leader, in modo da poter aumentare il loro senso di autostima e renderli più sicuri; nel contempo ha affidato ai più “vivaci”, ai cosiddetti “bulletti”, mansioni di responsabilità.
Inoltre, il collegio docenti ha concordato di individuare ed attuare, per gli studenti in difficoltà, percorsi più efficaci per rinforzare la motivazione allo studio, per colmare le lacune, per stimolare i loro interessi anche attraverso modelli e strumenti di apprendimento più vicini alla sensibilità e alle attitudini di ciascuno di loro. Il team di inclusione, nello specifico ha favorito il coinvolgimento attivo di tutte le componenti scolastiche nelle azioni progettate, con particolare attenzione per i genitori e per gli altri soggetti territoriali, nell’intento di realizzare una reale “alleanza educativa”. La tematica del dropping out è stata ulteriormente approfondita attraverso la partecipazione ad un seminario sull’abbandono scolastico nel centro conferenze della città di Demetrias e un incontro con i responsabili di un centro per rifugiati. A fare da sfondo alla mobilità: Meteora, il secondo complesso di monasteri più importante della Grecia, edificati sulla sommità di torri di roccia costruite dal vento e dall’acqua.
Una settimana vissuta intensamente da docenti e alunni, una fantastica opportunità di arricchimento, di crescita umana e culturale, di educazione alla tolleranza con la possibilità di migliorare la conoscenza della lingua inglese, unico strumento di comunicazione in una molteplicità di idiomi che si accavallavano fra le diverse identità nazionali.