La notizia era nell’aria già da qualche mese, contestualmente all’avvio della realizzazione dei nuovi complessi ibridi per servizi InterCity su base HTR 412 di Trenitalia, destinati a rinnovare il materiale rotabile dei servizi InterCity Reggio Calabria Centrale – Taranto, oggi rappresentato dai gloriosi ma ormai storici locomotori diesel D445 e dalle vetture UIC-Z1: dal 2024, il prolungamento delle due relazioni Joniche fino a Lecce e Bari Centrale, sarà realtà!
Sarà realtà una ulteriore proposta storica dell’Associazione Ferrovie in Calabria, che da anni si batte per il prolungamento delle relazioni InterCity tra Reggio Calabria Centrale e Taranto, almeno fino alle città pugliesi di Bari e Lecce. Innegabilmente l’obiettivo primario era e rimarrà il ripristino di collegamenti diretti a lunga percorrenza dalla fascia Jonica al centro – nord Italia, obiettivo che verrà parzialmente raggiunto con l’istituzione di un collegamento Espresso notturno da Roma Termini a Reggio Calabria Centrale via Jonica, ad opera di FS – Treni Turistici Italiani, sempre nel 2024: non ci sono però dubbi sull’importanza vitale per la mobilità turistica e non solo, dell’intera Calabria Jonica, nel raggiungere senza cambi le due importanti città pugliesi. Ricordiamo che, se Bari è stata direttamente collegata alla fascia Jonica fino al dicembre 2011, Lecce risulta irraggiungibile con treni diretti addirittura dal 2002, quando vennero soppresse le vetture dirette agganciate/sganciate a Taranto dall’allora Espresso notturno 986/983 Villa San Giovanni – Bari Centrale.
Dalle notizie che ci giungono, sembrerebbe che i prolungamenti siano stati così formulati:
– IC 564 REGGIO CAL. CENTRALE (8.00) – Taranto (14.37) prolungato a LECCE (16.21)
– IC 562 REGGIO CAL. CENTRALE (12.10) – Taranto (18.50) prolungato a BARI CENTRALE (20.15)
– IC 557 origina da BARI CENTRALE (6.45) – Taranto (8.30) – REGGIO CAL. CENTRALE (14.40)
– IC 566 origina da LECCE (11.30) – Taranto (13.07) – REGGIO CAL. CENTRALE (19.50)
Nel caso del prolungamento su Bari Centrale, è prevista fermata intermedia a Gioia del Colle, mentre nel caso della coppia attestata a Lecce, saranno previste anche le fermate intermedie di Francavilla Fontana e Brindisi.
Al netto dell’idea assolutamente condivisibile e che porterà grande beneficio ai territori serviti (e indubbiamente migliorerà anche il load-factor delle relazioni IC sulla fascia Jonica), riteniamo però molto più funzionale una “inversione” dei prolungamenti: la coppia IC 564/566, sulla falsa riga dello storico IC “Pitagora”, sarebbe molto più funzionale se attestata a Bari Centrale, mentre la 562/557 a Lecce.
Le motivazioni sono molteplici: in primis, la coppia di IC 562/559 risulta posta in coincidenza a Taranto, con la coppia di treni InterCity Notte 758/765 da/per Milano Centrale, via Bari Centrale. Attestando l’InterCity proviente dalla Jonica a Bari Centrale, si realizzerebbe di fatto un doppione, visto e considerato che viaggerebbe a pochi minuti di distanza dall’InterCity Notte, in entrambe le direzioni. Contemporaneamente, visti gli orari di arrivo e partenza “estremi” sia la sera che al mattino, a Bari Centrale non ci sarebbe alcuna possibilità di prosecuzione con altri collegamenti ferroviari a lunga percorrenza.
Al contrario, attestando a Bari Centrale la coppia di IC 564/567, partendo da Reggio Calabria Centrale alle 8.00 il capoluogo pugliese verrebbe raggiunto attorno alle ore 16. Alle 16.30, è prevista la partenza del Frecciarossa 8830 per Milano Centrale, con fermate intermedie su tutto il versante Adriatico.
In senso opposto, l’IC 567 partirebbe da Bari Centrale attorno alle ore 11.40, garantendo in questo caso, purtroppo, solo coincidenza da Foggia. Sarebbe possibile garantire coincidenza dalle principali località della fascia Adriatica e da Bologna Centrale, solo traslando la partenza da Bari Centrale dell’IC 567 per Reggio Calabria Centrale, dopo le ore 14.45, garantendo coincidenza con il Frecciarossa 8801 in arrivo a Bari Centrale da Venezia Santa Lucia alle 14.31.
In ogni caso, al netto delle coincidenze migliorabili in senso nord-sud, per lo meno non si prefigurerebbe una sovrapposizione mattutina tra Bari Centrale e Taranto con l’ICN 765 proveniente da Milano Centrale.
Ovviamente, le coincidenze nei due sensi con l’ICN da/per Milano Centrale, verrebbero garantite dalla coppia di IC 562/559 da attestare a Lecce. Tra l’altro è interessante notare come il prolungamento a Lecce dell’IC 562, garantirebbe ben due coincidenze InterCity Notte, una Taranto con l’ICN 758 per Milano Centrale, e ben due a Brindisi, una con l’ICN 752 per Milano Centrale ed una con l’ICN 754 per Torino Porta Nuova: entrambi i collegamenti, peraltro, permettono di arrivare a Bologna Centrale al mattino ad orari più “confortevoli” del 758 da Taranto. Di fatto, la fascia Jonica con un solo treno IC, verrebbe collegata a ben tre InterCity Notte.
In senso opposto, la partenza attorno alle 6.30 del mattino da Lecce, necessaria a garantire a Taranto la coincidenza con l’ICN 758 da Milano Centrale, non renderebbe possibile la coincidenza con gli altri ICN provenienti da nord, che giungono a Brindisi dopo le 9 del mattino.
Situazione sicuramente migliorabile, seppur con importanti modifiche alle tracce orarie, ma in ogni caso, già con la sola “inversione” delle attestazioni, si può notare come si sviluppino diverse ed inedite possibilità di prosecuzione del viaggio, per i viaggiatori provenienti dalla fascia jonica.
Altro appunto che come Associazione Ferrovie in Calabria riteniamo utile a migliorare il servizio InterCity sulla fascia Jonica, ampliandone il più possibile il bacino d’utenza, è l’attestazione a Villa San Giovanni in luogo di Reggio Calabria Centrale, con fermata intermedia a Reggio Calabria Lido. In tal modo sarebbe infatti possibile costituire una sorta di “appendice” che renderebbe fruibili i due collegamenti InterCity anche alle località siciliane più vicine allo Stretto e quindi ai servizi navali veloci che collegano i porti di Villa San Giovanni e Reggio Calabria con Messina.
In futuro, considerando l’utilizzo a partire dal prossimo anno di treni ibridi e quindi dotati di possibilità di imbarco autonomo a bordo delle navi traghetto, non va sottovalutata neppure l’ipotesi di prolungare a Palermo Centrale, via Messina/Catania/Caltanissetta, la coppia di IC 562/559: per quanto “fantasiosa” possa essere questa ipotesi, non dimentichiamo che, ad oggi, non esiste alcun modo razionale e conveniente per l’utenza, che metta in connessione la Puglia con la Sicilia.
Un InterCity Palermo – Catania – Messina – Villa San Giovanni – Reggio Calabria – Catanzaro – Crotone – Taranto – Lecce, riporterebbe la Ferrovia Jonica ai suoi antichi fasti, quando rappresentava l’unico corridoio ferroviario che connetteva la Sicilia alla Puglia ed al resto d’Italia. L’impegno del Governo, attraverso il Ministero dei Trasporti e con la fondamentale disponibilità del gruppo FS Italiane, di collegare con servizi InterCity diretti i capoluoghi di Regione del Sud (vedasi istituzione del collegamento IC Bari Centrale – Napoli Centrale), riteniamo non possa prescindere dal definitivo collegamento diretto anche di Sicilia, Calabria e Puglia, attraverso il corridoio ferroviario orientale calabrese, sul quale – peraltro – insiste la città di Catanzaro, capoluogo di Regione.
In conclusione, una nota relativa agli allestimenti interni dei nuovi treni HTR 412 destinati ai servizi InterCity: pur cogliendo con favore l’istituzione di una sezione di 1° classe, dalle prime immagini che ci sono giunte e che abbiamo pubblicato sui nostri canali social qualche giorno fa, non possiamo che cogliere invece con disappunto la (almeno apparente) totale assenza di tavolini al posto.
Se si tratta di materiale rotabile destinato a servizi InterCity, passi la poca o nulla differenza dei sedili di 2° classe della versione IC con quelli dei treni Blues destinati ai servizi Regionali, ma non è concepibile l’impossibilità di utilizzare per esempio un pc al posto, o semplicemente usufruire di un tavolino per consumare un veloce pasto durante il viaggio.
Auspichiamo quindi ad un ripensamento di questa tipologia di allestimento, e che quindi venga valutata da parte di Trenitalia, l’integrazione a bordo treno di tavolini analoghi a quelli già previsti su ogni tipologia di vettura per servizi a lunga percorrenza, dalle Frecce alle tradizionali carrozze UIC-Z1 e Gran Conforto destinate ai treni InterCity.
Roberto Galati