Ne parliamo con il presidente dell’Associazione degli Operatori Turistici “Riviera e Borghi degli Angeli”, Franco Leto, a parer del quale urge rendere concretamente operativa l’unità di crisi finalmente convocata dalla Regione Calabria, avviando anche un tavolo di lavoro tra le parti e coi vari territori.
Ormai da giorni, a livello nazionale, la politica e gli esperti tecnico-scientifici, le TV ed i media in generale dibattano attorno alle diverse questioni economiche che interessano la crisi quasi generale del sistema produttivo del Paese, a partire dal settore turistico-commerciale.
PRESIDENTE, CI DESCRIVA IN BREVE LO SCENARIO ATTUALE IN CUI SI È RITROVATO CATAPULTATO IL SETTORE TURISTICO…
La situazione che stiamo vivendo è assurda, difficile e drammatica. E non lo è solo per l’emergenza sanitaria legata a questa pandemia globale ma anche per la già acclarata crisi economica che stiamo realmente vivendo e che si è abbattuta sulle nostre famiglie e sulle nostre piccole-medie imprese, con un settore turistico completamente azzerato. Stiamo provando a “resistere” ma le disdette ed i mancati guadagni sono di notevole portata. Prima usciremo da questa situazione, però, prima capiremo come innovarci, organizzarci e rilanciare le nostre attività turistico-commerciali-ristorative provando magari a “salvare” parte della prossima Estate e probabilmente la prima parte calda del prossimo Autunno calabrese (con idee nuove, progetti innovativi, linee guida di sicurezza da rispettare ecc. e di cui parleremo nei prossimi giorni). Più elevato è ora il nostro livello di resistenza e resilienza e prima e diversamente troveremo il modo e la forza di ri-coagulare le energie, facendo rete, per riemergere e per rilanciare le nostre attività economiche e le nostre vite.
QUALI SFIDE E PROSPETTIVE QUINDI PER IL PROSSIMO FUTURO?
Da sempre come “Riviera e Borghi deli Angeli”, lo abbiamo ribadito ovunque anche durante i recenti 10 tavoli di lavoro territoriali che hanno portato alla proposta di costituzione del Distretto Turistico Regionale, sosteniamo e diffondiamo idee-progettuali concrete e praticabili legate al cd. “undertourism” (turismo attento alle persone) con formule di turismo lento, sostenibile e responsabile, eco-culturale e religioso, enogastronomico e del benessere, con il rispetto e la piena valorizzazione dei luoghi, del patrimonio naturalistico ed umano dei nostri territori. E lo abbiamo sempre fatto con una visione “glocal”, con la valorizzazione del Genius Loci e con la condivisione del nostro progetto turistico di “Paesi Albergo – Ospitalità Diffusa”. Un’idea idea potenzialmente messa in campo per far sì che i nostri stessi “borghi”, nella loro dimensione di globalizzazione sostenibile possibile vocati storicamente e per indole alla “filoxenia”, riuscissero a trasformarsi ancor prima che in destinazioni turistiche in vere e proprie “Destinazioni Umane”. Bisognerà ritornare alla dimensione “paese”, puntando a sviluppare un nuovo umanesimo ed una nuova economia. È una sfida di prospettiva e lavoro comune che oggi investe tutti.
OGGI, PERÒ, L’URGENZA È RISOLVERE QUESTA EMERGENZA SANITARIA…
Certamente. La priorità è anzitutto la salute pubblica e la salute di tutte le persone. I dati di questi ultimi giorni sono stati minimamente positivi – anche se altalenanti – e pare che pian piano la curva della diffusione del contagio del virus stia iniziando a flettere verso il basso. Purtroppo, i tempi saranno lunghi e sappiamo anche quali sono i problemi del nostro sistema sanitario pubblico nazionale (da oltre 10 anni devastato da tagli alle risorse economiche, al personale ed ai posti letto degli ospedali). Bisognerà, forse, continuare a mantenere chiuso quasi tutto anche per Maggio ma parallelamente a questo gli Organi Preposti devono assolutamente continuare a garantire e tutelare realmente e concretamente tutti: famiglie, singole persone, lavoratori, imprese medie e piccole ecc.
VOI LAVORATE MOLTO CON VIAGGIATORI STRANIERI, NELLA BASSA E MEDIA STAGIONE, QUAL È OGGI LA SITUAZIONE?
Probabilmente, visto l’evolversi della pandemia negli altri Paesi del Mondo, il nostre settore turistico – come risulta già dagli studi dei migliori Centri Studi Turistici nazionali – vedrà quasi completamente “bruciato” l’incoming estero per tutto il 2020 con già tantissimi soggiorni/viaggi/pacchetti vacanza di viaggiatori stranieri posticipati – nelle migliori delle ipotesi – al 2021. Non ci resta che capire come riorganizzare la nostra filiera, le nostre attività promozionali e di marketing per provare almeno ad intercettare – per la stagione estiva 2020 – flussi turistici nazionali, domestici e di prossimità (sperando che lo Stato centrale si inventi concretamente anche qualcosa per incentivarli).
E COME PENSATE DI AGIRE, INTERVENIRE PER OVVIARE A QUESTE PROBLEMATICHE?
Bisogna fin da ora pianificare la ripartenza, il rilancio del settore turistico, a partire dalla ri-programmazione della prossima Stagione Estiva balneare, senza dar retta a trovate commerciali e idee balzane. Si tratta di questioni tutt’oggi aperte, da non sottovalutare e da prendere seriamente in considerazione fin da ora e da avviare in maniera risolutiva ed organizzativa prima che sia troppo tardi (in tal senso stanno già operando Regioni che vivono di turismo e che da anni sono avanguardia nazionale del settore, quali Emilia Romagna e Liguria ecc.). Anche la stagione balneare, tra concessioni demaniali eventualmente da allungare, con canoni da ridurre, e la programmazione possibile di attività e servizi adeguati, va pianificata in tempo e rispetto alle problematiche legate all’emergenza CoronaVirus. E noi abbiamo 800 km di costa, spazi importanti ed enormi sulla costa da vivere in tranquillità e con le giuste distanze, spiagge lunghe ed un mare straordinario, dove senza “artifizi” alcuni si possono veramente trascorrere delle vacanze salutari, coccolati dal sole e respirando a polmoni pieni lo iodio del mare. La Calabria può rappresentare proprio una destinazione antiCovid-19. I rischi del tracollo e del fallimento – dal nostro punto di vista – sono però dietro l’angolo se non si interviene subito e concretamente con l’Unità di Crisi Regionale, ora convocata dall’Assessore Regionale al Turismo On. Orsomarso. Devono ascoltare le proposte degli Operartori e dei vari territori, a partire da quelli che hanno fatto uno sforzo per costituirsi in Distretti Turistici. Serve però anche un piano pubblico strategico straordinario che sappia immettere liquidità nel sistema – subito e senza tanti fronzoli burocratici e tecnocratici, senza indebitamenti delle aziende – a reale e diretto sostegno delle famiglie, dei lavoratori, delle aziende.
AVETE DELLE PROPOSTE CONCRETE? VOI AVETE INVIATO ANCHE UN DOCUMENTO ALLA REGIONE CALABRIA ED AL MIBACT CON DELLE ANALISI E DELLE PROPOSTE PRECISE…
Certamente sì! I “decretoni” del Governo nazionale e le recenti “determinazioni” del Governo regionale sono non sono sufficienti anche se rappresentano un primo minimo passo in avanti. Dai primi dati e studi dell’Assoturismo Confesercenti Nazionali si è già registrato un calo di presenze pari almeno a 300 mln e una perdita di spesa di oltre 30 mld: sono le prime stime per il 2020 degli effetti del Coronavirus sul turismo in Italia. Vale lo stesso discorso, in maniera proporzionata, su scala regionale e territoriale. Bisogna rendere operativa anche una TASK FORCE economica nazionale specifica sul turismo, e pare che il MIBACT stia muovendosi in tal senso già da giorni, puntando a far ripartire il Belpaese con tutti gli ingranaggi del sistema turistico-culturali al momento bloccati e fermi. Bisogna fin da ora – e facendo rete ed avviando un coordinamento collaborativo tra i territori e le parti – capire come affrontare questa presente e futura situazione, prendendo sul serio il fatto che è in corso una crisi sistemica e che il “toro va subito preso per le corna” affrontando congiuntamente i livelli su cui la crisi si declina ed articola: sanitario, economico, psicologico.
AD ESEMPIO, CON QUALI AZIONI?
Da alcune nostre analisi e da una discussione preliminare attorno ad alcuni potenziali idee – mantenendo la giusta razionalità, con un giusto senso di pro-positività e nell’auspicio che questa emergenza sanitaria si chiuda entro Maggio – bisognerà anche: far partire delle campagne di contro-informazione e di “marketing sulla salubrità” di respiro nazionale e la Calabria può e deve diventare destinazione salutare post-Covid per tanti viaggiatori e turisti anche e soprattutto in Estate (da sempre le vacanze al mare e col sole, Iimmersi nel natura e con l’aria pulita e con la possibilità di avere vicino montagne o colline, hanno rappresentato “cure naturali” per diverse problematiche di salute anche e soprattutto respiratorie); aggiornarsi, formarsi e prepararsi al rispetto delle disposizioni sanitarie e di sicurezza in materi di ricettività e servizi turistici; sbloccare riconoscimento dei Distretti Turistici Regionali con relativi fondi strutturali loro supporto e sviluppo, già previsti e programmati; sbloccare subito fondi dei bandi regionali sui “borghi” sia per Comuni che per i privati (bloccati da oltre due anni) con la concessione dei contributi previsti secondo graduatorie; facilitare la vita degli operatori con agevolazioni fiscali, bancarie, con piani di detassazione possibili e con sostegni diretti alle casse delle imprese.
E SUL FRONTE INTERNO DEGLI OPERATORI PRIVATI, CHE RIGUARDA ANCHE LA VOSTRA RETE TURISTICA TERRITORIALE, COME INTENDETE MUOVERVI…?
Stiamo valutando l’organizzazione e lancio di: promozioni specifiche per un’estate lunga (fino alla fine di Settembre) e per un autunno turisticamente diverso (speriamo nel clima mite) e ricco di iniziative e pacchetti organizzati attorno ad itinerari, enoturismo, agro-alimentare, trekking e cammini, eventi nei borghi con esperienza e soggiorni anche in formula weekend. Tutte idee utili ad incrementare anche un minimo di turismo di prossimità regionale ed interregionale; scontistiche speciali; servizi di prenotazioni elastici e flessibili con proposta di “voucher”, nel caso di disdetta da parte dei clienti, spendibili successivamente e durante tutto l’anno; proposte di soggiorni lunghi, anche invernali, per viaggiatori del nord Europa, nomadi digitali o “smart-workers”, come d’altronde già accade da anni in alcuni paesi del territorio ionico. Servirà poi costruire ed accrescere il livello di incoming estero futuro, assieme alla Regione Calabria ed altri Operatori e Distretti Turistici, con Educational/Road Show/Workshop con “buyers” internazionali mirati. Intanto, la nostra Associazione di Operatori Turistici sta lavorando per concludere e definire l’ampliamento ed aggiornamento del proprio sito-web “www.rivieradegliangeli.it” (che sta diventando sempre più un portale turistico di territorio) con l’upload di nuove pagine e con la rimodulazione di alcune sue sezioni. Prima di chiudere, vorrei esprimere a nomi di tutti, solidarietà anche ai Comuni del nostro territorio del costituendo Distretto Turistico e ringraziarli per quel che stanno facendo lottando quotidianamente in prima linea. Servono risorse aggiuntive ed integrative statale anche per loro per fronteggiare meglio e diversamente questa crisi economica sistemica.