I ricercatori del Politecnico di Losanna (EPFL) hanno sviluppato una membrana in grado di distruggere batteri e virus che potrebbe anche essere utile nella lotta al nuovo coronavirus. Questa invenzione permette di eliminare in pochi secondi popolazioni di batteri di escherichia coli e filamenti di DNA.
Questa membrana potrebbe essere utilizzata per mascherine di protezione, nonché in sistemi di ventilazione e condizionamento d’aria. Le mascherine prodotte con tale membrana potrebbero essere sterilizzate e riutilizzate fino a mille volte.
Ciò, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, potrebbe prevenire eventuali carenze e limitare notevolmente la quantità di rifiuti. L’EPFL ieri ha fatto sapere che il procedimento, sviluppato dalla start-up Swoxid, è stato pubblicato sulla rivista “Advanced Functional Materials”.