Covid-19, un farmaco potrebbe prevenire l’infezione


Un gruppo di ricerca dell’Università tecnica di Monaco (TUM) è apparentemente molto vicino alla svolta nella lotta contro l’infezione da coronavirus. Come si può leggere in un comunicato stampa, i ricercatori del Prof. Dr. med. Ulrike Protzer è riuscita a sviluppare una proteina che previene in modo affidabile l’infezione da parte del virus e delle sue varianti negli esperimenti sulle cellule. Protzer, capo dell’Istituto di virologia presso l’Università tecnica di Monaco di Baviera e direttore dell’Helmholtz Monaco di Baviera, ha fornito informazioni sulla situazione martedì 14 dicembre.

Mentre le contromisure utilizzate fino ad oggi per le infezioni con una delle tante varianti del virus si basano principalmente su terapie anticorpali, il principio attivo appena creato può ora essere utilizzato per bloccare la proteina spike del virus. Di conseguenza, a differenza dei vaccini e dei farmaci anticorpali, riporta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il virus non può eludere gli effetti della sostanza con la piccola mutazione, ha affermato Protzer.

Le cosiddette varianti “Immune Escape” lo impediscono. Negli esperimenti di coltura cellulare con il nuovo principio attivo dalla collaborazione dei ricercatori di TUM, Helmholtz Munich, Munich Formycon AG e Ludwigs-Maximilians-Universität (LMU), è stata ottenuta una neutralizzazione completa delle varianti alfa, beta e delta del virus. Pertanto, è possibile prevenire un’infezione e la conseguente malattia da Covid-19. Sono già iniziati anche i primi test con la variante Omicron del virus corona.

Se i test di laboratorio continueranno ad andare bene, gli studi clinici sul farmaco potrebbero iniziare già nella prima metà del 2022, ha affermato Protzer. “Anche se la vaccinazione previene la progressione grave della malattia in modo molto affidabile, le varianti Delta e Omicron significativamente più contagiose hanno dimostrato che sia coloro che si sono ripresi sia coloro che sono stati vaccinati possono contrarre nuovamente l’infezione”, afferma Protzer, riassumendo l’attuale situazione pandemica. Potrebbero emergere altre varianti più contagiose del virus. In questo contesto, oltre alla vaccinazione, è indispensabile un principio attivo ampiamente efficace contro il virus.