Nella serata di Sabato 10 Agosto, un ministro della Repubblica – ancora nell’esercizio delle sue funzioni, non essendo di certo, lui che parla di attaccamento altrui alle poltrone, dimissionario – ha visitato la cittadina di Soverato, creando tutta una serie di limitazioni, legittime quando si provvede alla sicurezza di un ministro della Repubblica, alla fruibilità della cittadina stessa, proprio nel mezzo del weekend in cui si celebra la festa della Madonna di Porto Salvo.
Essendo arrivato con i galloni di Ministro, con tutti gli onori ed i privilegi di sicurezza che tale figura comporta (non ultimo uno schieramento di poliziotti in assetto antisommossa, che nella mia memoria di quarantenne, non ricordo mai necessario a Soverato, ma magari mi sbaglio…), ed in particolare con quelli di Ministro dell’Interno, la cui presenza, solitamente, è legata principalmente ad emergenze particolarmente gravose, o, per fortuna, ad inaugurazioni di opere di una certa rilevanza, mi chiedo quale evento fasto o nefasto lo abbia portato a venire, pesantemente contestato, a Soverato.
Io do per scontato che Sabato 10 Agosto, sia venuto a Soverato il ministro della Repubblica, nell’esercizio delle sue funzioni, anche perché, se così non fosse, ed a venire fosse il Segretario della Lega NORD a fare campagna elettorale, davanti ai rischi connessi all’ordine pubblico, prefetto e sindaco avrebbero potuto proibire la manifestazione, invece che emanare ordinanze di pubblica sicurezza e mandare poliziotti in assetto anti-sommossa, che invece ripeto legittime per un esponente del governo nell’espletamento delle sue funzioni.
Quindi? Cosa mi sono perso? Vi prego, ditemi che è passato almeno per sincerarsi delle condizioni di un territorio perennemente sotto la spada di Damocle di un dissesto idro-geologico. O per inaugurare anche solo qualche centimetro di una SS 106, tristemente nota per i suoi incidenti mortali, finalmente ammodernata.
Non so quanti Ministri dell’Interno abbiano visitato Soverato, spero però che stavolta ne sia valsa la pena…
Purtroppo io ho visto solo un carrozzone, fatto di slogan ripetuti a memoria (corta, evidentemente), e sparata a tutto volume. Però è anche vero che il fragore della contestazione tutta intorno – lo ammetto – mi ha impedito di poter sentire quanto, eventualmente, di buono sia stato fatto nella suddetta visita. Certo potrebbe rimanere il dubbio che gli sia stato impedito di poter fare quello per cui era venuto, a causa dei contestatori.
Però mi sembra così poco credibile che un ministro, difeso da cordoni di poliziotti in assetto anti sommossa, circondato da uno stuolo di sostenitori fedeli ed adoranti (magari non tutti propriamente del luogo, ma magari mi sbaglio io…), e soprattutto spavaldamente pronto ad avocare a sé tutti i poteri, si possa essere fatto confondere da 4 (o forse 40, 400, 4000? chi se ne importa) contestatori…
Ma forse mi sbaglio, di ‘sti tempi…
Antonio Scopelliti