Non so come finirà, a Satriano, tra eventuali ricorsi e controricorsi eccetera; ma, restando le cose come stanno, potrebbe essere la buona occasione per un colpo di mano: conurbare Soverato e Satriano… e andando vedendo.
Ogni tanto mi viene a mente quando Mancini e Drosi, per conurbare, si riunivano ogni settimana non segue cena ma a cena, e, quando i trigliceridi superarono il limite, smisero anche di cenare, con risultato politico meno che sottozero.
Intanto, come meno allegria e più concretezza, nascevano i Casali del Mango, un Comune invece di cinque, e soprattutto un’intera città, Corigliano Rossano, con 80.000 abitanti e 360 kmq di territorio. Anche lì hanno discusso, ma vivacemente e contraddittoriamente, e con dovizia di argomenti: mica come qui!
Ecco gli argomenti:
- la Calabria è assurdamente divisa in 404 Comuni, poco fa 409;
- di questi, almeno 300 non hanno alcuna radice storica in quanto enti, e risalgono al 1807 e al 1811: quindi lasciate tranquilla la Magna Grecia eccetera;
- quando vennero istituiti, i governi di Giuseppe Bonaparte e Murat, dovendo accontentare i loro pochi ma ricchi sostenitori, consentirono le più strane e furbesche dislocazioni di agri: leggete una mappa, e vi mettete le mani nei capelli;
- dei 404 Comuni, almeno 300 se non più sono di pochissimi abitanti… all’anagrafe, e nella realtà anche di meno, molto di meno: esempio, da Borgia a Guardavalle si contano meno anime del solo Comune di Lamezia T., però ci sono 28 Comuni;
- sorvolo sulla qualità delle amministrazioni.
Veniamo a Soverato. Storicamente, nulla a che vedere con Satriano; ma, dagli anni 1970, sono avvenute due confuse e incontrollate espansioni: Soverato verso sud, Satriano verso Laganosa; e vediamo un casuale intreccio: in località Cittadella, è arduo conoscere se il casamento X è di Satriano o di Soverato.
Da Laganosa al mare, dove, per logica, doveva sorgere una zona turistica, ci sono orrendi capannoni di sedicente zona industriale; mentre quella di Soverato è costipata tra Petrizzi e Montepaone.
Insomma, si è verificata la solita negazione dell’urbanistica che è il vizio della Calabria. E nemmeno hanno mai pensato a una stradina alternativa tra via Trento e Trieste e Laganosa per scaricare un poco di traffico. Insomma, un disastro.
Conurbare significa riconsiderare tutto il territorio, ripensarne le vocazioni, i collegamenti, i servizi. Secondo me, l’idea va estesa anche a Petrizzi, Gagliato e Davoli.
Intanto, se a Satriano sono senza sindaco, e tra un anno si vota a Soverato, questa è l’occasione.
Serve:
- stringere i tempi;
- studiare la cosa in maniera seria, senza chiacchiere e convegni… e cene;
- calcolare il patrimonio, debiti inclusi: oh, se inclusi!
- convincere la gente.
Come si fa, il punto 4? Beh, il primo giorno, molti protesteranno; il secondo, alcuni protesteranno; il terzo, pochi protesteranno; il quarto, uno farà lo sciopero della fame di un’ora tra i pasti… tra un mese nessuno si ricorderà di niente. A Lamezia nemmeno i più incalliti nostalgici dicono più “Nicastro” o “Sambiase”. Il nome del nuovo Comune… ma via, nomina NON sunt consequentia rerum, uno vale l’altro.
Volete vedere che non risponderà nessuno? Ma sì, ne sono sicuro: nessuno.
Ulderico Nisticò