Si vota all’unanimità nell’ultima seduta del consiglio comunale di Soverato che delibera il conferimento della cittadinanza onoraria al procuratore Salvatore Maria Curcio.
“È volontà dell’Amministrazione Comunale di Soverato – spiega il sindaco Daniele Vacca – conferire al magistrato Salvatore Maria Curcio la cittadinanza onoraria annoverandolo quale illustre e nobile cittadino, per il crescente impegno e l’alta professionalità messi in atto per sradicare le organizzazioni malavitose. L’idea di conferire al Procuratore la cittadinanza onoraria va al di là di un legame che esiste da sempre tra lui e la nostra città”.
“Nella sua carriera ricca di soddisfazioni ha sempre portato in alto il nome di Soverato che ora lo vuole ringraziare con un titolo che sarà consegnato all’interno di una cerimonia ufficiale in Comune. Ritenevamo doveroso dar rilevanza a quanto il Procuratore della Repubblica abbia svolto e tuttora stia svolgendo a servizio dello Stato per la lotta alla criminalità organizzata e in particolare per contrastare la ‘ndrangheta”.
Il Dott. Salvatore Maria Curcio, nato a Catanzaro il 9.07.1963, ha sempre vissuto a Soverato dove ha stabilito la sua residenza. È entrato in magistratura nel 1989, in giovane età, e dopo aver ricoperto numerosi incarichi di elevato profilo e alto servizio a favore dello Stato, attualmente svolge, dal 27.06.2017 le funzioni di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme.
Esercita le funzioni giudiziarie, quale magistrato ordinario, da ben trentaquattro anni nel Distretto della Corte d’Appello di Catanzaro. Sin dal primo incarico di giudicante penale è stato chiamato ad occuparsi di criminalità organizzata di stampo mafioso maturando un’esperienza professionale estremamente significativa e acquisendo un importante patrimonio conoscitivo delle fenomenologie mafiose calabresi, specie del territorio catanzarese, di assoluto rilievo.
Ha condotto attività sia di indagine che dibattimentale in tutti i circondari del Distretto di Corte d’Appello di Catanzaro: Tribunali di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Cosenza, Castrovillari, Paola e dinanzi alle Corti d’Assise di Catanzaro e Cosenza.
Ha raggiunto il massimo livello di conoscenza del fenomeno mafioso studiando in modo accurato e approfondito le interazioni delle cosche di ‘Ndrangheta con Cosa Nostra siciliana e le organizzazioni camorristiche, nonché con la criminalità organizzata albanese, kosovara e colombiana. Tutto ciò è attestato dalla Commissione referente del CSM nella proposta di nomina a Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme.
Per quanto riguarda le funzioni svolte alla D.D.A. di Catanzaro, si pone in evidenza che la prima parte della propria attività di Pubblico Ministero sia stata principalmente contrassegnata dall’individuazione delle varie cosche di ‘ndrangheta presenti nel vasto territorio che hanno rappresentato la priorità investigativa e dibattimentale degli anni ’90 quando imperversavano guerre di mafia, presenza di un notevole numero di latitanti ma soprattutto assoluta carenza di pregresse sentenze di condanna che riconoscessero le operanti associazioni di tipo mafioso.
Lo svolgimento di investigazioni particolarmente complesse e defaticanti hanno portato alla celebrazione di diversi maxi-processi di rilievo internazionale. Le attività di indagine esperite nell’ambito della D.D.A., sempre più proiettate verso la trans-nazionalità del fenomeno ‘ndrangheta, hanno consentito al dott. Curcio di cooperare con le Autorità Giudiziarie di numerosi Paesi di tutto il mondo: Repubblica Federale di Germania, Olanda, Spagna, Francia, Albania, Australia, Grecia, Venezuela, Colombia, Stati Uniti d’America, Argentina. In riferimento al narcotraffico internazionale, si è occupato delle interazioni della ‘ndrangheta con organizzazioni criminali internazionali operanti in due macro- aree: il Sudamerica e l’area Balcanica.