L’imprenditore di Soverato in difesa dei negozi fisici e contro l’invasione dell’online
Un recente endorsement del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, verso l’e-commerce e la partnership con giganti come Amazon ha suscitato la reazione di Giovanni Sgrò, imprenditore calabrese di Soverato e fervente sostenitore dei negozi fisici. Mentre il ministro loda l’efficacia dell’e-commerce nel promuovere il Made in Italy e proteggere le PMI dalla contraffazione, Sgrò mette in discussione “l’eccessivo entusiasmo” per un futuro completamente digitale, sottolineando come questo processo possa erodere il tessuto commerciale e sociale delle comunità locali.
Operando in una regione come la Calabria, “dove i negozi fisici sono non solo luoghi di commercio ma veri e propri pilastri comunitari”, Sgrò avverte che “l’abbandono verso l’online minaccia di svuotare città e paesi, eliminare posti di lavoro e dissolvere l’eredità culturale che sostiene il vero brand Made in Italy”. Secondo il fondatore del progetto culturale Naturium, il supporto mostrato da esponenti del Governo all’e-commerce, pur volto a modernizzare l’economia, “rischia di essere un viatico per sacrificare ingiustamente le attività che hanno meno risorse per competere nel mercato globale digitale”.
Sgrò critica apertamente la narrazione secondo cui l’e-commerce è l’unico futuro possibile per il commercio, affermando che “una tale visione è miope e pericolosa”. Egli sostiene che la sopravvivenza e il successo dei negozi fisici, specialmente in aree economicamente sfidanti come la Calabria, dipendano da “politiche equilibrate che valorizzano tanto il progresso tecnologico quanto la preservazione delle tradizioni commerciali locali”.
Nel difendere i negozi fisici, Sgrò non si limita a una mera critica dell’e-commerce ma propone una visione dove il nuovo e il vecchio possono coesistere. Invita, dunque, a “un maggiore supporto governativo per iniziative che permettano ai negozi fisici di innovarsi pur mantenendo il loro carattere distintivo e la loro funzione sociale”.
In conclusione, mentre il ministro Urso celebra il potenziale di Amazon nel portare l’Italia sul palcoscenico globale, Sgrò ricorda che “la vera essenza del Made in Italy risiede nelle interazioni umane, nell’artigianato locale e nelle storie dietro ogni piccolo negozio, aspetti che nessuna piattaforma online potrà mai replicare completamente”.