“Non possiamo permetterci questi lussi”, “Oliverio la Calabria non finisce a Paola”. Esposto a Corte dei Conti: Immorale usare soldi pubblici per campagna elettorale.
Come sempre Trenitalia prevede delle tariffe agevolate in occasione delle tornate elettorali. E per le prossime elezioni ha ottenuto dalla Regione Calabria solamente 1,7 milioni di euro.
Cifra che il Governatore Oliverio ha immediatamente corrisposto per poter veder partire da Sibari un nuovissimo Frecciargento.
Un “esperimento” forse utile ad una piccolissima parte del territorio calabrese, sicuramente molto costoso per tutti.
Durissimo il Codacons: Forse Oliverio non è stato informato ma la Calabria non finisce a Paola – sostiene Francesco Di Lieto – ma non è una questione di becero campanilismo.
Perché questa costosa “inaugurazione” è già destinata a naufragare.
Proviamo a rifletterci.
Il Frecciargento lascerà da Sibari alle 6,15 per giungere a Roma Termini alle 10,30, quindi ripartirà da Roma alle 18,14 per rientrare a Sibari alle 22,45.
I passeggeri, una volta a Sibari troverebbero una stazione pressoché deserta, senza la possibilità di utilizzare treni regionali.
Ma niente paura. La Regione provvederà a garantire un servizio Autobus sostitutivo.
Probabilmente serviranno tanti autobus, visto che un Frecciargento ospita circa 500 passeggeri e se giungesse a Sibari con solo la metà dei passeggeri, per riportarli a casa servirebbero almeno 10 mezzi.
Stando così le cose da lunedì prossimo chi vorrà utilizzar il Frecciargento dovrà utilizzare mezzi di fortuna.
Per cui possono dormire sonni tranquilli le compagnie che offrono collegamenti autobus per Roma mentre i Calabresi si apprestano a buttare 1,7 milioni di euro.
Ma tanto non abbiamo problemi economici e possiamo permetterci questi esperimenti.
Già immaginiamo le fermate intermedie che verranno promesse da qui al prossimo novembre – ironizza Di Lieto.
Nulla di nuovo sotto il sole, del resto siamo la stessa Regione che ha impiegato risorse pubbliche, poco meno di 1 milione di euro, per sostenere RFI nell’eseguire quelle che appaiono delle semplici opere di manutenzione.
Opere che non comportano un serio potenziamento della linea jonica (quella a binario unico) e che non prevedono il fondamentale recupero delle stazioni.
Il tutto senza contare che le opere eseguite da RFI sono balzate agli onori delle cronache sia per preoccupanti cedimenti, come il collasso del ponte a Cropani avvenuto solo la scorsa settimana, e sia per le ancor più allarmanti infiltrazioni criminali.
Per questo motivo il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti affinché sia accuratamente verificato quello che a noi appare un vero e proprio spreco – sostiene Di Lieto – ovvero l’utilizzo di una somma stratosferica destinata a sostenere un “esperimento”.
Una “prova” utile, probabilmente, ad una minima parte del territorio Calabrese e destinata a naufragare nel breve volgere di un anno.
“Riteniamo sia immorale utilizzare risorse pubbliche per finanziare una campagna elettorale”.