Andare in cinque a bordo di un’auto può costare salato. E’ una vera stangata quella che si è abbattuta su cinque incauti amici che partiti dal Polesine stavano andando verso Verona nel primo pomeriggio di sabato scorso. Una multa di oltre 2mila euro è la somma che dovranno pagare per l’assembramento creato all’interno dell’abitacolo della Fiat Tipo.
In barba a prescrizioni e raccomandazioni che vietano di salire in auto in più persone. Mascherine e distanziamento sono una norma da rispettare, come ripetono da mesi istituzioni e medici, ma evidentemente qualcuno non è ancora del tutto convinto che l’emergenza sanitaria si combatte anche con i comportamenti corretti.
Tutto era iniziato quando i cinque amici polesani, una comitiva multietnica, formata da un italiano, tre marocchini e un albanese, hanno deciso di improvvisare una gita fuori porta, o comunque una trasferta in zona veronese. E così stipatisi a bordo di una Fiat Tipo hanno imboccato la Transpolesana in direzione Verona. La scampagnata ha visto come prima tappa la zona di Legnago, ma a San Pietro di Legnago davanti alla marcia dell’auto si è abbassata la paletta della polizia locale di Legnago.
Erano circa le 13.30 ed i vigili urbani, impegnati in controlli anti-Covid, hanno fatto tutte le verifiche del caso. Nessuno dei cinque amici in auto indossava la mascherina, ed è subito parso chiaro che non si trattava di conviventi o parenti. Cinque in auto e tutti senza mascherina.
Ci è voluto poco, per gli agenti della polizia locale, per far scattare la sanzione per il mancato rispetto delle normative anticovid, e così la punizione per l’assembramento a quattro ruote è risultato davvero salato: i vigili hanno spiccato una multa di 2.133 euro. Una vera batosta, quindi, una maximulta che dimostra come la guardia per evitare ricadute sanitarie va sempre tenuta alta, e che i comportamenti virtuosi, e anticontagio, vanno sempre osservati.