Le bombole sistemate in modo da fare esplodere la cascina e il ritrovamento di un timer impostato all’una e mezza della notte per comandare a distanza le esplosioni, sembrerebbero lascerebbero pochi dubbi sul dolo di chi voleva far crollare quella palazzina disabitata. Un piano terribile ma studiato male però, perchè una probabile mancata sincronizzazione dei timer avrebbe causato una prima piccola esplosione intorno alle 23:00 che ha fatto crollare una parte dell’edificio e che ha fatto accorrere sul posto i vigli del fuoco. La cascina di Quargniento si è però trasformata in un trappola mortale visto che proprio mentre i pompieri erano all’interno per domare le fiamme, intorno alla mezzanotte una seconda violentissima esplosione li ha seppelliti sotto un cumulo di macerie.
Sono morti così Matteo Gastaldo di 46 anni, Marco Triches di 38 e Antonio Candido di 32 anni, il più giovane di tutti originario di Reggio Calabria. Nino, come lo chiamavano gli amici, aveva frequentato l’istituto di istruzione superiore Righi per poi trasferirsi in Piemonte. Da poco era entrato nel corpo dei Vigili del Fuoco, assegnato al comando di Alessandria e viveva ad Albenga, nel savonese, con la moglie e lì si erano sposati solo lo scorso anno, il 28 agosto 2018. Nino aveva seguito le orme del padre, Angelo, anche lui vigile del fuoco ed aveva una grande passione per i cani (aveva due pitbull) i tatuaggi e lo sport, in particolare il basket. La famiglia Candido risiede nel quartiere “Spirito Santo” di Reggio Calabria. Il padre appena appresa la notizia, è partito per il Piemonte. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati da tutta la Calabria dai vari distaccamenti provinciali.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha inviato un messaggio di cordoglio al Capo dipartimento dei vigili del fuoco: “In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco la mia solidale vicinanza, rinnovando il profondo sentimento di fiducia e di riconoscenza per la generosa dedizione al servizio della collettività”.
Anche il premier Giuseppe Conte ha espresso “solidarietà e pieno sostegno ai vigili del fuoco, eroi sempre in prima linea per garantire la nostra incolumità”. Ha espresso il proprio cordoglio al Capo dipartimento dei vigili del fuoco anche il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Il titolare del Viminale ha voluto inviare alle famiglie delle vittime i sentimenti di commossa e sentita partecipazione al loro dolore.