La DDA di Catanzaro ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio per Cosimo Miriello, capo di gabinetto della Questura di Catanzaro, accusato di estorsione aggravata da modalità mafiosa. La vicenda, che riguarda il funzionario, è partita a giugno, quando la DDA di Catanzaro ha formalizzato l’accusa nei suoi confronti perché, nel 2010, avrebbe chiesto uno sconto di diverse migliaia di euro ad un commerciante lametino di mobili e oggettistica per la casa.
Miriello, per ottenere lo sconto, avrebbe, secondo l’accusa, chiesto aiuto a Claudio Scardamaglia, coinvolto nell’operazione Andromeda che ha colpito lo scorso maggio la cosca Iannazzo, Cannizzaro – Da Ponte. Dopo l’avviso di garanzia, il 25 giugno scorso Miriello si era presentato, assieme al suo legale Francesco Gambardella, davanti al pubblico ministero Elio Romano, al capo della Mobile Antonino De Santis e al suo vice Angelo Paduano, contestando le accuse che gli erano state mosse e portando prova documentale dei pagamenti effettuati.
A dicembre il sostituto procuratore Elio Romano aveva chiuso le indagini a suo carico. E adesso è arrivata la richiesta di processare Miriello. Richiesta che dovrà essere confermata o rigettatta dall’Ufficio gip-gup distrettuale.