Il sindaco Domenico Donato ricorda con affetto il compianto zio, figura emblematica della politica e della cultura italiana
Chiaravalle Centrale, in questo giorno di lutto, si stringe attorno alla memoria di un uomo che ha segnato profondamente non solo la storia politica e culturale della città delle Preserre, ma anche di Catanzaro e della Calabria tutta: Angelo Donato. Nato a Chiaravalle Centrale il 12 aprile 1934, “oggi ci ha lasciati, un vuoto che sarà difficile colmare” le parole dell’attuale sindaco, Domenico Donato, nipote dell’ex senatore e consigliere regionale. “La sua carriera politica – scrive ancora il primo cittadino – costellata di importanti successi e ruoli di prestigio, si intreccia indissolubilmente con la mia vita personale. Angelo, oltre ad essere una figura di spicco della politica italiana, era mio zio”.
Angelo Donato, avvocato, di formazione democristiana, ha ricoperto numerosi ruoli istituzionali di rilievo: è stato consigliere comunale a Chiaravalle Centrale negli anni ’60, sindaco della città dal 1965 al 1970, prima di spiccare il volo verso sfide più ampie che lo hanno visto protagonista sul palcoscenico politico nazionale. La sua esperienza amministrativa come sindaco di Catanzaro dal 1985 al 1987 ha lasciato un’impronta indelebile, così come il suo contributo come consigliere e assessore regionale in Calabria. Ma è forse nel ruolo di senatore della Repubblica, carica che ha onorato per due legislature dal 1987 al 1994, che ha dimostrato in pieno la sua dedizione alla causa pubblica, “lavorando instancabilmente per il bene comune e per promuovere lo sviluppo del nostro territorio”.
“Parlare di Angelo Donato – conclude Domenico Donato – significa evocare un’eredità di impegno civile, di passione politica e di amore incondizionato per la nostra terra. Ma per me, Domenico Donato, attuale sindaco di Chiaravalle Centrale, Angelo è stato soprattutto zio. Un punto di riferimento costante, un modello di integrità e di dedizione al servizio degli altri. La sua capacità di bilanciare gli impegni pubblici con i momenti privati, dedicando tempo e affetto alla famiglia, mi ha insegnato che è possibile perseguire la propria passione politica senza mai dimenticare le proprie radici e le persone care. Oggi, mentre ricordo il ruolo istituzionale di mio zio, non posso fare a meno di pensare agli insegnamenti umani e ai valori che ha trasmesso a me e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Angelo Donato lascia dietro di sé un’eredità di impegno civico, di cultura e di umanità che continuerà a ispirare le future generazioni”.
“Per quanto sia difficile separare il ruolo istituzionale dall’affetto familiare – conclude il sindaco – in questo momento di dolore, preferisco ricordarlo semplicemente come zio Angelo, l’uomo che, con il suo esempio, ha segnato la mia vita e quella di molti altri. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il ricordo delle sue battaglie, della sua integrità e del suo impegno indomito per il progresso della nostra comunità e del nostro paese resterà per sempre nei nostri cuori. Addio, zio Angelo. La tua eredità continuerà a guidarci”.