Scaramucce sui temi del rimpasto di giunta e della Casa della Salute
Il Piano strutturale comunale di Chiaravalle Centrale sarà commissariato. Sullo strumento urbanistico troppe le dichiarazioni di incompatibilità espresse dagli eletti nel civico consesso per la presenza di possibili interessi diretti che la legge fa risalire fino al quarto grado di parentela. Per cui, decisione obbligata quella del commissariamento, presa ufficialmente nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale. Spetterà alla Regione la nomina che porterà il nuovo Psc nella fase dell’adozione definitiva.
L’assise ha anche dato il disco verde al Documento unico di programmazione e al Bilancio, oltre a confermare le aliquote fissate dal regime di dissesto finanziario. Qualche scaramuccia dialettica si è registrata tra maggioranza e opposizione sui temi del rimpasto di giunta e della Casa della Salute. Alle critiche espresse dai consiglieri di minoranza Pino Maida e Francesco Maltese ha inteso replicare direttamente il sindaco, Mimmo Donato.
Sul turn-over che ha portato al cambio di esecutivo nello scorso mese di gennaio, Donato ha rivendicato la sua “autonomia di scelta politica” sottolineando “la forza, la solidità e la compattezza” della sua compagine “che sta rispettando tutti gli impegni programmatici presi durante la campagna elettorale”. Altrettanto ferma la risposta sulla Casa della Salute.
Alle contestazioni espresse da Maida sui ritardi che stanno rallentando la riconversione dell’ex ospedale, il sindaco ha ribattuto punto su punto. Innanzitutto, ha spiegato tutto l’iter che ha ormai portato alle fasi esecutive il progetto di costruzione del nuovo edificio, elencando, poi, le nuove assunzioni di personale che, nel frattempo, hanno potenziato i servizi già esistenti. Nel corso della seduta di consiglio comunale è stato, infine, approvato il nuovo regolamento in materia di affidamenti di incarichi legali, in conformità alle linee guida dettate dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione).