Chi combatte per l’autonomia? Non certo il centrodestra!


 A sentire giornali e tv, gli Italiani sono al 99,9% contro l’autonomia differenziata. Autonomia differenziata che è stata approvata dal parlamento nel 2024. Parlamento che non è calato dal cielo, ma era stato eletto regolarmente già nel 2022; e sulla base di un programma che comprendeva anche l’autonomia differenziata. I numeri sono numeri; però, stando a tv e giornali, e anche social, si sentono solo proteste contro l’autonomia, mentre il centrodestra palesemente annaspa. E pare quei film buffi degli anni 1970, dove un poveraccio vince milioni alla lotteria e non sa cosa farsene.

 Riassunto: la Lega incassa i passaggi parlamentari e la firma di Matterella, però non esulta, anzi non ne parla proprio; e in Calabria trova l’ideona di chiedere il parere delle persone più mute che ci siano mai state tra lo Stretto e il Pollino, intendo dire i Magnificentissimi Rettori delle ormai innumerevoli calabrie università.

Rettori che mai hanno espresso il benché minimo parere su nulla che non siano i privati fatti dei loro diplomifici di Cosenza, Catanzaro, Reggio e dintorni; diplomifici che funzionano in quanto tali, ma se avessero sede sul pianeta Marte e non in Calabria, sarebbe la stessa cosa: silenzio. Insomma, un espediente dilatorio; e nemmeno si accorge, Mancuso, che così dà mezza ragione all’opposizione.

 Forza Italia, che in fondo in fondo viene dalla DC e dal PSI e quindi ragiona da centro, prima vota in parlamento poi si oppone qui e lì.

 Fratelli d’Italia, che pure rappresenta il 30% degli Italiani, e che ha votato l’autonomia, sull’argomento dell’autonomia fa finta di non esserci.

 I silenzi e le poche impacciate parole appaiono da interventi, e anche rari, dei politici, mentre appare, nel centrodestra, una qualsiasi manifestazione di dibattito interno. Io ci provo, non solo qui su Soveratoweb, ma in sedi ufficiose e ufficiali quali “Borghese” e “Secolo d’Italia”, e con articoli posti in bell’evidenza; però non risponde nessuno.

 Per esempio, propongo la Regione Ausonia unica con Molise Puglia Basilicata Campania Calabria: e tutto tace.

 Attenzione qui. Come ripetutamente scrivo, il gramscismo di sinistra, che è dominante su gran parte dei giornali e delle tv e libri scolastici e film e canzonette eccetera, e che penetra anche nel linguaggio del centrodestra, si rivela poi clamorosamente fallimentare alle elezioni; e così sono certissimo che l’autonomia, che è passata in parlamento e al Quirinale, supererà allegramente anche l’eventuale (eventuale!) referendum. E quando l’autonomia piomberà addosso alla Calabria impreparata, Mancuso starà ancora aspettando i dotti pareri dei rettori: ahahahahahah. Docti sumus, direbbe Orazio, quindi se la pigliano con calma.

 Ragazzi, nel 1860 l’unità politica è stata fatta non contro ma senza il Sud; e anche oggi, senza il Sud si farà l’autonomia.

Ulderico Nisticò