Cermis Amanda e altri omicidi


Dichiaro che della tragica vicenda dell’omicidio del carabiniere Cerciello Rega non mi convince niente; sebbene non abbia nessun elemento, e non sostenga, io, alcuna tesi al proposito. Dico solo che io, come del resto tantissimi altri, non sono convinto di niente. Quando verrò a conoscenza di qualche informazione, cioè tra qualche, tra parecchi anni, sarà del tutto inutile.

Però, in mancanza di notizie del 2019, mi ricordo, per esempio, del Cermis, quando due mascalzoni di piloti americani causarono la morte di venti persone; e, volati di corsa negli Stati Uniti, subirono una condanna per inezie; e sono ancora a spasso liberi e felici.

Anche del caso Amanda, con Sollecito al seguito, resto per nulla convinto. È stata assolta, e questa è la verità processuale. Ma aveva “calunniato” un’altra persona, invece di proclamare se stessa innocente. Secondo me, bastava, a tenere la simpatica giovane in gattabuia. E invece è libera, risarcita, scrive libri, tiene lezioni… e lo stesso per il Sollecito al seguito. Sarò un malpensante, ma non credo a una virgola.
Andiamo al caso dei due miserabili drogati, uno dei quali assassino, e assassino con undici colpi di baionetta. La prima domanda che mi pongo è:

– Se in aeroporto ti guardano anche i calzini, come ha fatto a passare una lama di quasi 20 cm, classificata da guerra?
– Com’è che il suddetto tossico, per altro carico di soldi, si è messo a rapinare un poveraccio di spacciatore?
– Eccetera.
– Com’è la famiglia – davvero educatori, papà e mamma! – va dicendo che presto il tenero virgulto tornerà a casa?
– Varie ed eventuali.

Dove voglio arrivare? Che Cermis Amanda e questi due sfaldati sniffatori hanno in comune di essere cittadini statunitensi.

Gli USA tutelano i loro cittadini, dovunque siano e cosa mai abbiano fatto o non fatto.
Gli USA se ne fregano delle leggi locali.

Tanto più in Italia, dove le truppe USA di occupazione (USA, dico, non NATO) ci sono dal 1943, e non se ne sono mai andate.
Ora aspettiamo come va a finire questa tragicomica situazione.

Ulderico Nisticò