“Chi ha imparato ad andare Oltre può arrivare ovunque”. E’ questo il tema della terza edizione del campus inclusivo del Centro Ippoterapia Sirio di Chiaravalle Centrale, nel catanzarese, con a capo la sociologa specializzata in disabilità, Ludovica Staglianò.
Svoltosi dal 2 al 7 agosto 2021 in collaborazione con il Comitato Provinciale PGS di Catanzaro, il campus all’insegna dell’inclusività e dell’integrazione sociale ha visto protagonisti numerosi bambini con disabilità insieme ai loro compagni. Un unico grande obiettivo alla vigilia dell’iniziativa: formare un gruppo che potesse lavorare insieme nelle diversità, affinché queste ultime diventassero ricchezza. Obiettivo pienamente raggiunto, come confermato dalla stessa Staglianò: «Abbiamo operato in un luogo in cui le diversità sono davvero divenute ricchezza, dove ogni limite si è trasformato in possibilità. Insieme, nel rispetto dell’uguaglianza, perché l’essenziale è invisibile agli occhi, lo si vede solo con il cuore».
«Molteplici sono state le attività svolte durante la settimana – spiega ancora Ludovica Staglianò – dalla danza aerea a cura dell’esperta Ilaria Manduca, in cui i ragazzi hanno avuto la possibilità di diventare protagonisti di un’arte meravigliosa, mettendosi alla prova in prima persona, superando limiti e paure, volare in alto con la forza di volontà. Altra meravigliosa attività è stata la musicoterapia con la professoressa Elisa Procopio, in cui i ragazzi sono entrati nel mondo della musica ma sotto l’aspetto terapeutico. La musicoterapia, infatti, utilizza gli elementi musicali, quali suono, ritmo, melodia e armonia, in un processo atto a favorire ed a facilitare la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione ed altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. Le attività sono proseguite con la giornata dedicata all’apicultura con il professionista Giuseppe Posca, occasione in cui ha portato l’intero gruppo nel meraviglioso modo delle api. I ragazzi ammaliati dalla storia e dal racconto hanno avuto anche la possibilità di scoprire da vicino e di toccare con mano l’importante lavoro che le api svolgono per la nostra sopravvivenza e il ruolo dell’apicultore. L’iniziativa ha previsto, infine, laboratori d’arte e percorsi sensoriali senza dimenticare l’aspetto dell’ippoterapia e degli amici animali, protagonisti di ogni giornata».
«L’intenzione cardine di tutta l’organizzazione – conclude la sociologa Staglianò – è che l’inclusione diventi concretezza, tangibilità, affinché ogni luogo sia quello giusto, adatto e funzionale per i bambini e i ragazzi con disabilità. La cosa più bella è che durante il campus nessuno ha sottolineato le patologie presenti, come ad esempio la sindrome di down e l’autismo, ma tutti si sono sentiti ad uno stesso livello, tutti bambini con i propri nomi a vivere un’esperienza unica, sotto impegno e dedizione affinché nessun venga identificato per la sua problematica o per la patologia, ma solo per la sua semplicità e simpatia da bambino quale è. Nessun bambino è e sarà mai la sua disabilità».
Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina facebook “Centro Ippoterapia Sirio”.