Approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale la delibera con cui si dice no all’insediamento nel territorio di Girifalco di centrali a biomasse. L’atto, definito a seguito di una discussione in aula e di una breve conferenza dei capigruppo, tiene conto di tutti i vincoli normativi che ne impediscono la realizzazione. L’atto è stato, dunque, rafforzato con i vincoli previsti dal Decreto legislativo 42 del 2004. Di più. È stato introdotta una rigorosa limitazione: l’autorizzazione unica viene estesa anche ad impianti di potenza inferiore a 1MW. In sostanza questo principio stabilisce che per qualsiasi tipologia di impianto a biomasse, indipendentemente dalla potenza, sarà il Consiglio Comunale a doversi determinare. A ripercorrere le fasi salienti del procedimento sulla richiesta di insediamento di due impianti di biomasse è stato il presidente del Consiglio comunale, Elisabetta Ferraina: “La presenza di un vincolo boschivo ha consentito all’ufficio tecnico di sospendere le Pas. A questo punto il 23 maggio l’amministrazione comunale ha tenuto una riunione allargata con i capigruppo, Legambiente e comitato No Battaglina. L’aspetto tecnico sollevato in quella sede dall’avvocato D’Ippolito di istituire un regolamento è stato da me approfondito. Come indirizzo politico è emersa la necessità di portare la pratica in consiglio comunale. Ora questa delibera è fondamentale e dovrà essere recepita dal PSA”. A prendere, quindi, la parola è stato il capogruppo dei Cittadini Liberi e Attivi, Luigi Stranieri che ha definito “scialba” la delibera proposta al Consiglio e per questo motivo ha chiesto che il Consiglio comunale dia mandato a chi di competenza, visto che altri impianti di produzione energetica incidono nella stessa area, affinché, a Girifalco, non ci siano sistemi di produzione energetica a biomasse. Stranieri ha, quindi, chiesto che questo assunto venga messa ai voti ribadendo la volontà di voler collaborare con l’ufficio di competenza. Ha preso, dunque, la parola l’assessore all’Ambiente, Ferdinando Cosco: “Nessuno di noi alzerà la mano per dire che vuole impianti di questo tipo nel nostro territorio. Dobbiamo, però, trovare soluzioni idonee per impedire la realizzazione di impianti di questo tipo coinvolgendo gli altri comuni del Psa. Le segnalazioni di Espedito Marinaro (presente in sala) non sono state eluse. Anzi. Abbiamo effettuato insieme dei controlli ben lieti delle segnalazioni che ogni cittadino ci vorrà porre”. Per il vicesindaco, Maurizio Siniscalco, bisogna ascoltare tutti i capigruppo. D’accordo con Luigi Stranieri si è detto il capogruppo dei Democratici per Girifalco, Mario Deonofrio: “La delibera doveva essere impiantata su principi di prevenzione della salute pubblica. La centrale a biomasse non produce energia rinnovabile. Su questi concetti si sarebbe dovuta impostare la battaglia del Consiglio comunale “. A ribadire l’interesse comune a tutelare l’ambiente è stato il capogruppo di Solo Girifalco, Filippo Giovanni De Stefani: “Il mio gruppo adotterà tutti i provvedimenti affinché l’insediamento di questi impianti venga inibito sul territorio comunale. Anche noi della maggioranza viviamo a Girifalco ed abbiamo a cuore la tutela del nostro ambiente. Si tratta di un principio comune a tutti”. Sullo stesso tono il messaggio del capogruppo del PD, Domenico Iapello: “Ringraziamo chi ha sollecitato la trattazione di questo tema ma come maggioranza non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi di realizzare un impianto del genere. Il gruppo del PD e la maggioranza non vogliono la biomasse”. Il consigliere Teresa Signorello ha, poi, ripercorso le fasi della vicenda impuntando all’amministrazione comunale una serie di responsabilità e ritardi. Un paragrafo di delibera più tecnico in modo da dare maggior peso all’azione del Consiglio comunale:è stata questa la proposta del vicesindaco Maurizio Siniscalco. A questo punto dei lavori è stata, dunque, messa ai voti la proposta del consigliere comunale Luigi Stranieri. L’aula la vota all’unanimità. Le posizioni dei singoli consiglieri comunali confluiscono in un deliberato che stabilisce il no unanime del Consiglio comunale all’insediamento delle centrali a biomasse nel territorio girifalcese. L’atto è stato, poi, rafforzato da un punto indicato dal sindaco, Pietrantonio Cristofaro. “L’autorizzazione unica dovrà essere estesa anche ad impianti di potenza inferiore a 1MW. In sostanza questo principio stabilirà che per qualsiasi tipologia di impianto a biomasse, indipendentemente dalla potenza, sarà il Consiglio Comunale a doversi determinare”. Per cui vincoli normativi, per come suggerito da Stranieri, e passaggio obbligatorio in Consiglio comunale, diventano i due punti centrali del deliberato.
Petizione Tari. La discussione sul secondo punto all’ordine del giorno (la petizione sulla rimodulazione del piano economico in merito alla definizione della Tari) ha visto la partecipazione attiva anche dei cittadini presenti in sala. A spiegare le ragioni dell’iniziativa è stato il promotore della stessa, il capogruppo Luigi Stranieri. “Le cose che si propongono sono di due tipi: facciamo a meno dei 30mila euro previsti per le buste biodegradabili e creiamo un tavolo tecnico di razionalizzazione della raccolta differenziata”. Il sindaco, Pietrantonio Cristofaro, ha, dunque, preso la parola sottolineando come su alcune questioni occorre essere più precisi e non dire cose poco veritiere. “Anche con la precedente amministrazione – ha detto – un bando è andato deserto. Anche l’amministrazione Deonofrio ha speso i soldi previsti per la pubblicità. Comunque il sistema così come era non andava bene per diversi motivi. Dal 2012 al 2015 erano state previste 7 unità lavorative non sufficienti a gestire il servizio. Tant’è che ne hanno dovuto chiamare altre due. Neanche le nove sono risultate sufficienti. Sapevamo che l’aumento della Tari avrebbe portato malcontento. Ma c’era bisogno di migliorare il servizio. E nell’ultimo periodo, c’è da dire, che il paese è, oggettivamente, più pulito. Abbiamo ritenuto opportuno suddividere il territorio in 4 zone che comportano l’impiego di 8 unità. Più un’ unità per la custodia dell’ isola ecologica. A regime oggi abbiamo 8 unità full time (quelli che c’erano ) più 4 unità part time (nuove). In questo modo abbiamo dato respiro a 4 famiglie. Ora l’obiettivo è portare il livello della racconta differenziata al 65% in modo da ottenere ulteriori sconti dalla Regione Calabria. A Girifalco siamo 2700 utenze. Di queste 431 usufruiscono della riduzione sull’ organico. Dalla prossima settimana faremo controlli a campione su chi effettivamente ripone l’ organico fuori porta nonostante usufruisca della riduzione”. Ad annunciare l’imminente installazione di un eco compattatore per la raccolta del vetro è stato il presidente del consiglio, Elisabetta Ferraina. A sollecitare, invece, una nuova campagna di sensibilizzazione per un potenziamento della raccolta differenziata è stato il consigliere, Teresa Signorello. A fare, poi, esempi concreti sull’imposta Tari in base alla metratura dell’abitazione e ai componenti del nucleo familiare è stato l’assessore al Bilancio, Valeria Tolone che ha, altresì, indicato le agevolazioni previste per i residenti all’estero, per i pensionati residenti all’estero, per chi abita in periferia e per chi fa compostaggio. Prima di mettere ai voti la proposta di Stranieri di costituire un tavolo tecnico, il vicesindaco, Maurizio Siniscalco, ha annunciato il proprio voto contrario motivandolo con il fatto che le conferenze dei capigruppo sono metodi costruttivi di confronto e lavoro utili alla risoluzione dei problemi. La proposta del capogruppo ha incassato 4 sì e 9 contrari.