Continua a riservare sorprese la mostra-museo alla riscoperta delle orme di Ulisse nell’istmo di Catanzaro, lì dove sorgeva la Terra dei Feaci nella gloriosa stagione della Magna Grecia. “Odissea: un viaggio di Omero tra Calabria e Sicilia”, l’esposizione ad ingresso gratuito ospitata nella palazzina ex Stac della città Capoluogo, si è rivelata un’autentica attrattiva specialmente per le scuole di ogni ordine e grado che, da tutta la regione, stanno visitando l’itinerario promosso dalla Rete Museale Regionale con la direzione artistica di Sergio Basile.
Un gruppo di oltre 200 studenti del Liceo scientifico “Berto” di Vibo Valentia ha fatto tappa a Catanzaro per ammirare la selezione di opere e riproduzioni d’autore che portano la firma degli scultori della scuola toscana e di noti maestri della scuola pittorica locale.
Anche l’istituto vibonese ha voluto “adottare” alcuni pezzi esposti riconoscendo la qualità e il valore didattico di un progetto concepito in forma itinerante e che presto attraverserà Calabria e Sicilia lungo le orme di Ulisse. Una testimonianza che fa seguito a quella dell’istituto comprensivo di Sersale i cui studenti sono stati coinvolti in un approfondimento dedicato al gruppo scultoreo del Laocoonte riprodotto magistralmente dai maestri toscani.
Tra storia e leggenda, i più giovani hanno avuto l’opportunità di compiere un piccolo viaggio nell’epica dell’Odissea, ispirato agli studi dell’accademico tedesco Armin Wolf e dell’autore catanzarese Giovanni Balletta, risalendo alle origini dei popoli che abitarono il bacino del Mediterraneo. Un omaggio alle radici autentiche della Calabria che proseguirà all’ex Stac fino al 28 febbraio, ogni giorno dalle 17 alle 20.