In Florida, USA, hanno vietato Romeo e Giulietta di Shakespeare per contenuti sessualmente espliciti. Lo stesso per Amleto eccetera.
Ebbene, siccome ogni pessimo esempio che arriva dall’America prima o poi rimbalza in Italia, e anche qui da noi è facile trovare qualche scemo del villaggio con laurea, bisogna pensarci prima, fermare la follia e non lasciare che penetri. Altrimenti, volete sapere che succede?
– Cancellano l’Iliade perché è di guerra. Lo stanno già facendo, del resto, e a stento studicchiano l’Odissea che, secondo loro, è di pace… a parte Polifemo e la strage dei Proci: ahahahahah!
– Quanto al sesso esplicito, l’Odissea ne è zeppa, però sorvolano.
– Cancellano tutta la storia greca. Per esempio, le Guerre Persiane, giacché i Greci non accolsero l’immigrato Serse.
– Figuratevi la storia romana, come la cancellano con tutto l’elmo di Scipio. Già che il 99% dei cantanti in coro questo Scipio non hanno la minima idea chi sia, manco se lo chiamiamo Scipione Africano Maggiore, anzi ancora meno.
– Tanti saluti alla Divina Commedia: Inf. V, sessualmente esplicito; Inf. XV e Purg. XXVI… non ve lo dico se no mi bannano per un secolo; Dante combattente in prima linea, Inf. XXII, Purg. V, senza nemmeno obiezione di coscienza o certificato medico fasullo.
– Anche Laura, quando s’immerse nelle chiare, fresche, dolci acque, non doveva essere molto vestita! Orrore!
– E non parliamo del Decamerone!!!
– E il Tasso, con “la veste che d’or tutta trapunta le mammelle stringea tenera e lieve”. Indiscreto, e anche maschilista, perché è Tancredi che uccide Clorinda e non viceversa.
– I Promessi Sposi? Ma il povero don Rodrigo voleva solo creare una famiglia allargata, sia pure provvisoria.
– Eccetera eccetera. Gabriele d’Annunzio, amatore insigne, guerriero, nazionalista… e non vado oltre se no mi bannano a vita.
Quanto all’arte, ma è tutta un’accozzaglia di nudi, Bronzi inclusi. Meno male che il 95% della Calabria dei Bronzi se ne frega, se no, che scandalo!
Conclusione, se la moda americana si espande, è la fine di tutta la nostra cultura. Bisogna dunque prevenire il male. Come? Come sto facendo io in queste poche righe buttate giù per svago: cioè con ironia e sarcasmo e dileggio e beffa.
Però, amici lettori, non abbandonatemi anche in questa battaglia, o mi tocca cantare, con il Leopardi (sì, proprio Giacomo), “l’armi, qua l’armi: io sol combatterò… ”. Taccio il resto, non avendo alcuna intenzione di procombere, tutt’altro.
Buon Ferragosto.
Ulderico Nisticò