Catanzaro traina il mercato immobiliare calabrese, Vibo è maglia nera


I numeri di Anama: crescita positiva anche nel 2019 ma preoccupa il probabile aumento dei tassi per mutui casa a partire dal 2020. 

Avrà segno positivo anche nel 2019 il mercato immobiliare residenziale calabrese. Una tendenza che seguirà la scia di crescita del 2018: annualità chiusa con un +2,5 per cento. Qualche nube, però, già si profila all’orizzonte per il 2020, in coincidenza con un probabile aumento dei tassi bancari per i mutui casa. Questa l’analisi dei dati fornita oggi in conferenza stampa a Catanzaro da Vitaliano Mongiardo, presidente regionale di Anama Calabria, l’associazione promossa da Confesercenti che opera in rappresentanza degli operatori del settore dell’intermediazione immobiliare e della mediazione creditizia.

L’incontro si è tenuto presso la sede associativa di via Lucrezia della Valle. Hanno introdotto i lavori, con il loro saluto, il presidente regionale di Confesercenti, Vincenzo Farina, e il presidente provinciale, Francesco Chirillo. Mongiardo ha commentato i numeri pubblicati ufficialmente il 4 giugno scorso dall’osservatorio dell’Agenzia delle Entrate, con riferimento alle transazioni immobiliari e alle quotazioni, soffermandosi anche sul ruolo degli operatori immobiliari.

Una situazione diversificata, quella calabrese. A trainare il mercato è indubbimente la città di Catanzaro, con un exploit del +20,1 per cento. Su base provinciale si arriva a un +11,4 per cento, con una ripresa marcata di appetibilità delle zone costiere comprese tra Squillace Lido e Soverato. Maglia nera è Vibo Valentia, l’unica provincia con segno negativo (-2 per cento). Il capoluogo tirrenico fa anche peggio se si va a guardare il dato singolo della città che segna un -4,1 per cento.

“A livello regionale – ha argomentato Mongiardo – il mercato si è stabilizzato. Non torneremo mai ai livelli pre crisi, ma la tendenza è comunque positiva e ci fa ben sperare anche per il 2019. I tassi dei mutui, ancora bassi fino a dicembre, permettono di sbilanciarsi nel dire che registreremo un altro segno positivo. Il problema sarà da gennaio 2020 in poi”.


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