Catanzaro ritenta una nuova era politica e di ripresa


Un barlume di speranza oppure stravagante in questi concitati giorni di azzeramento della Giunta comunale, per risoluta decisione del Sindaco Fiorita, utile alla ricomposiziine di un nuovo atto “pubblico” e, si spera, non di sopravvivenza generale.

Nel recente consiglio comunale ogni autorevole consigliere ha espresso seri dubbi a riguardo e ognuno con quasi uguale premessa. Nel mettere insieme i condivisibili interventi, tra toni allarmanti per la difficile condizione che i catanzaresi continuano a subire, qualcosa di “diverso” emerge e per causa di “forza” maggiore, per cui sara’ urgente adire l’ assetto e il recupero delle incompiute sulle problematiche del martoriato territorio.

Avendo, finalmente, focalizzato l’ inefficacia di una certa amministrazione, la stessa ha avuto modo di riconoscere l’ importanza di dedicarsi a zone ancora escluse dai “diritti” di vigilanza e civilta’.

Si ripropone la fiducia contro ogni minima valutazione della cosa pubblica, la concretezza richiesta per “dover” risolvere e non dissolversi. Il popolo cosi’ affossato e resilente, attendera’ quella “necessaria” presenza “fisica” e rassicurante, di monitoraggio senza demandare al domani, cio’ che in breve potrebbe essere risolto.

Da due anni non emergono risultati soddisfacenti, gli ormai ex Assessori pur essendosi impegnati in difficili imprese, non hanno raggiunto il “quorum” dei consensi, ma il successivo tempo per riorganizzarsi sia pregno di mera “competenza” o si rischia il “commissariamento” per ulteriori difficolta’ interne.

Sia pure il singolo che accetta la “missione” di restare al servizio del cittadino, capace di salvarlo dalle offese del degrado e dell’ incuria, dell’ abbandono e della mortificante “solitudine”. Siate abili nell’ ascoltare e risentire se quanto farete corrisponda ad opera adatta e mai adattata.

Ecco nel futuro delle vostre mani la “grande” Catanzaro dei troppi dubbi e difficili questioni politiche, dato riconosciuto e previsto agli inizi di questa piccola governance debitamente “ufficializzata” e ancora in off-line.

John Nistico