Le vicende giudiziarie che hanno colpito, per accuse molto gravi, il massimo esponente istituzionale del Consiglio Regionale, il Presidente, hanno rappresentato il punto più basso di degrado profondo e miserevole: è stata inferta una profonda ferita non solo alla città capoluogo di regione, ma all’intera comunità calabrese.
La vicenda riguarda molto la città di Catanzaro, da tempo contrassegnata da una tale pervasività del potere politico dell’on. Mimmo Tallini, tanto da far parlare di “ Tallinismo.“
Si susseguono da ieri, con prese di posizione e denunce precise, le note stampa delle forze politiche e di esponenti del centro sinistra; tutte concordano nel rilevare la gravità di quanto accade e la necessità di riscattare la nostra tormentata Calabria. Anche tante associazioni hanno stigmatizzato gli avvenimenti di cronaca e del rapporto criminalità/istituzioni.
ArticoloUno, ai vari livelli regionali e provinciali, a dire il vero, ha sempre denunciato il sistema di prassi consolidata e definito Tallinismo.
Un sistema ben rodato che involge tutti i settori della vita pubblica, condizionando e minando nella fondamenta gli aspetti e le prospettive di sviluppo sociale, politico ed economico.
Ma ciò che maggiormente inquieta è l’arroganza del metodo con cui si esercitava tale sopraffazione: molti sapevano e in tanti si adeguavano e probabilmente, chi di competenza, spesso preferiva rivolgere il proprio sguardo in altra direzione.
Per questa strada assunta si è consolidata la convinzione anche nei poveri e malcapitati onesti cittadini, che “quella strada” fosse l’unica percorribile.
Non è forse questo lo spaccato che emerge dalla brillante indagine condotta sapientemente e prudentemente dal Pool di Magistrati e di Polizia Giudiziaria di Catanzaro, denominata Farmabusiness?
E’ miserevole il livello di penetrazione, e il danno che ne conseguirà potrebbe avere dimensioni devastanti.
E’ serio il rischio di scioglimento per infiltrazione mafiosa del consiglio comunale di Catanzaro.
Sarebbe una catastrofe a fronte dell’emergenza Covid e delle importanti scelte che interesseranno la Città nel prossimo futuro.
Un commissariamento per mafia potrebbe avrebbe una durata di due anni, e in questo periodo si dovrebbero prendere decisioni importantissime per il futuro della nostra comunità: integrazione delle due Aziende Ospedaliere, costruzione del nuovo ospedale hub, infrastrutture di mobilità da e per Catanzaro, progetti europei, e così via. Un’ agenda fittissima che di certo non può essere affidata ad una terna commissariale deputata all’ ordinaria amministrazione.
E allora l’appello lo rivolgiamo al Sindaco Abramo e ai consiglieri comunali tutti:
“Si operi per evitare che questo bieco spaccato di chiaro sapore delinquenziale, cagioni ulteriori ed irreparabili danni.”
“Si rassegnino le dimissioni e si dia ai cittadini calabresi la possibilità di scegliersi una nuova classe dirigente, selezionata secondo criteri etici e di competenza che non possono più essere aggirati dai soliti prenditori della politica.”
ArticoloUno – Federazione di Catanzaro.