Silvano Passalacqua e Davide Veneziano, imputati per omicidio volontario pluriaggravato e rapina aggravata ai danni di Antonia Critelli, sono stati condannati dal gup del Tribunale di Catanzaro, al termine del processo con rito abbreviato, a trenta anni di carcere.
L’anziana fu uccisa nella sua casa del rione Pontepiccolo del capoluogo calabrese, nella notte fra il 22 e 23 marzo 2009. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, due persone entrarono nella sua abitazione nottetempo attraverso un’impalcatura e la rapinarono.
La donna fu legata con del nastro adesivo e dopo diverse aggressioni e molestie, soffocò a seguito della pressione sul viso di un cuscino. Il 4 aprile del 2014, dopo le indagini svolte dalla Polizia, la Procura procedette al fermo di Passalacqua convalidato dal Gip che emise l’ordinanza di custodia in carcere per lui e per Veneziano, quest’ultimo all’epoca già detenuto per un diverso procedimento.
Ad incastrare i presunti responsabili, secondo gli investigatori, fu un pezzo del guanto in lattice usato da uno dei malviventi e dal quale fu estratto del Dna poi identificato con quello di uno degli imputati.