CATANZARO “compare” pulito e celebra ancora la “sopravvivenza” dei quartieri


L’estate sta “bollendo” e gli odori per le strade dei quartieri del capoluogo, espongono “il peggio che si possa immaginare”, recente risonanza che imprime un messaggio a rischio “mitologico” data l’indecenza.
Eppur nulla si muove!

Si fa quel che si vuole, neanche quel che si può, o meglio, si dovrebbe per risolvere un problema così ingombrante.
L’ appello è unanime e parte da chiunque confida nelle autorità, nessuna esclusa, poiché le ferie d’ agosto sono alle porte e peggioreranno le cose, proprio in questi luoghi vetrina di un disastro ecologico, dove grandi e piccini, forse, dimenticati, vivono tra cinghiali, strade piene di buche, troppi rifiuti accatastati e la vergogna di un declassamento fuori dal “Comune”.

Urge attuare il ripristino degli interventi assistenziali per la “straordinaria” pulizia, bonifica e monitoraggio delle zone a rischio incendiario, a causa delle elevate temperature sui rifiuti tra i “rifiuti” di chi non passa a “visitare” questi luoghi.

Questo il periodo estivo cui emerge l’assenza di presa visione e manutenzione delle aree per cose “non” impossibili, ma il pericoloso stato ambientale del quartiere Aranceto unito a tanti altri, diventa simbolo di accumuli nel “grave” proliferare “infetto” dietro l’angolo.

Oltre al taglio del nastro su qualsiasi rassegna della città, si dovrebbe mirare alla tutela del territorio e della sua gente, rendendo equo questo preteso senso civico senza rimandi o futili segnali, che la moltitudine dei residenti, lasciati in palese abbandono, ha ormai acclarato e reso pubblico, persino, sui “social” media.

John Nisticò