“Occorrono soluzioni immediate, le continue venute in Calabria di tanti Ministri e dei massimi vertici politici nazionali non siano solo sterili passerelle.”
La notizia della cassa integrazione a zero ore per circa 500 dipendenti della Abramo Customer Care in varie sedi anche della Calabria non può certo lasciarci indifferenti. In una regione fragile dal punto di vista lavorativo ed economico come la nostra, la perdita di un posto di lavoro, e quindi di uno stipendio per così tante famiglie può rappresentare una vera e propria tragedia.
Tanto più considerando che il mancato rinnovo di alcune importanti commesse potrebbe innescare un pericoloso domino mettendo a rischio l’occupazione di tanti altri dipendenti dell’azienda calabrese, secondo alcuni almeno il doppio.
Per vari territori della Calabria, dal catanzarese, al crotonese, al cosentino, in cui sono presenti le sedi dell’azienda Abramo, la perdita di ben 500 stipendi tutti in una volta potrebbe essere un vero e proprio “tsunami”, dal quale sarà difficile rialzarsi.
Non oso immaginare in quale clima queste famiglie passeranno le feste natalizie. La politica non può voltarsi dall’altra parte. E’ necessario trovare al più presto una soluzione che possa assicurare a questi onesti lavoratori una continuità occupazionale e maggiori garanzie per il futuro.
Al riguardo, bene fanno le sigle sindacali che, come sempre, sono al fianco di questi lavoratori e in momenti così drammatici lottano per affermare i loro diritti e difendere la dignità del lavoro.
Mi auguro, pertanto, che le continue venute in Calabria di tanti Ministri e dei massimi vertici politici nazionali non siano solo sterili passerelle, avendo ora l’occasione di dimostrare concretamente, su un tema così importante, la loro fattiva vicinanza alla nostra terra con un immediato intervento del Governo centrale in sintonia col governo regionale.