Il Comitato “El Puente per Carlo” registra positivamente le novità, diramate ieri dalla famiglia Iannuzzi, circa le indagini sull’aggressione subita da Carlo il 27 novembre 2015 a Buenos Aires. Una volta indentificati gli autori dell’aggressione, che hanno seriamente messo in pericolo la vita di Carlo, il Comitato esorta le autorità dello Stato Italiano, già a conoscenza della vicenda, a chiedere alle autorità argentine che sia fatta piena luce sulle modalità dell’atto criminale e sull’attribuzione delle responsabilità a coloro i quali saranno riconosciuti colpevoli. Urge illuminare definitivamente di verità e giustizia il caso Iannuzzi. Già il prossimo 16 febbraio il capo del governo italiano è invitato a farsi portavoce di questa istanza in occasione della visita al presidente argentino Mauricio Macri. Il Comitato ribadisce l’esigenza di tutelare i cittadini italiani all’estero attraverso apposite procedure politico-istituzionali e adeguati strumenti normativi, al momento assenti o inefficaci. E proprio in questa ottica, alla luce di quanto accaduto in questi ultimi giorni, il Comitato rilancia sulla petizione “Libertà di movimento e tutele: un fondo di solidarietà per le vittime di reati all’estero” sottoscrivibile on-line su change.org e che punta a sbloccare una discussione parlamentare, ferma in una Commissione del Senato della Repubblica da oltre due anni.