Col consiglio dei Ministri tenutosi a Reggio Calabria nell’aprile scorso, il governo giallo-verde, mette le mani sulla sanità calabrese.
I primi riflessi di tale Decreto lo vivremo sulle nostre spalle, con un ulteriore rallentamento, se non stop definitivo, alla realizzazione della Casa della Salute. Viene così ad essere rimossa una parte dei calabresi da questioni che direttamente gli competono.
Gli Enti del servizio sanitario della Regione Calabria si devono avvalere di centrali di committenza di altre regioni per l’affidamento di appalti di lavori, servizi e forniture. In altre parole viene abrogata la Stazione Appaltante Unica calabrese. Col decreto Calabria si sancisce quindi la totale sfiducia nella Calabria, anche quella operosa ed onesta.
I cittadini di Chiaravalle, che sempre si sono contraddistinti come una comunità laboriosa, umile ed onesta e combattiva all’occorrenza, deve riflettere su questa ulteriore beffa, perpetrata anche da chi viene in Calabria per dire che” chi sceglie la Lega fa una scelta precisa cioè che in Calabria vengono prima gli italiani”; forse quelli del nord, aggiungeremo noi, e questi sono i primi segnali.
Su questa vicenda non si possono esimere i politici chiaravallesi, appartenenti al governo giallo-verde, a relazionare nelle sedi opportune su quanto si sta verificando al progetto Casa della Salute, alla luce del Decreto Calabria.
I Chiaravallesi vogliono segnali seri e concreti, non possono essere calpestasti l’orgoglio e la dignità. I consiglieri comunali del partito democratico hanno depositato già settimana scorsa un’ interrogazione diretta al Sindaco nella quale chiediamo al Sindaco alla luce del decreto sanità per la Calabria, quali conseguenze potrà avere il proseguo dell’iter della Casa della Salute, allo stato dei fatti quali garanzie questa maggioranza può dare ai cittadini rispetto all’ambito progetto di vitale importanza per Chiaravalle e il comprensorio tutto, se ha ritenuto doveroso investire di tale grave responsabilità i componenti della sua maggioranza che ad oggi fanno ufficialmente parte del governo giallo-verde.
Ma soprattutto emerge con forza una richiesta precisa, la convocazione di un consiglio comunale con all’ odg proprio la questione Casa della salute. Riteniamo che un tema di interesse collettivo non può essere affrontato nel monologo di una conferenza stampa ma vada discusso con tutte le rappresentanze consiliari.
Il Pd cittadino, da sempre a tutela e sostegno dell’opera, continuerà a lottare affinché niente possa mettere a rischio la realizzazione di un presidio sanitario così importante in un territorio che è privo dei livelli minimi di assistenza sanitaria e cercherà fino alla fine l’assunzione delle responsabilità se l’opera non dovesse realizzarsi. Il dato europeo ha fatto emergere un dato sconcertante per la storia di Chiaravalle. La lega risulta essere il primo partito. Allora è doveroso che tutti gli sponsor ufficiali dell’attuale governo, che siedono tra i banchi della maggioranza cittadina, si assumino le proprie responsabilità e vadano a Roma a chiedere la difesa della Casa della Salute di Chiaravalle. Il Sindaco infine e tutti gli altri componenti non possono dispensarsi dalla responsabilità di andare fine in fondo chiedendo un impegno serio e concreto del governo giallo- verde da loro sostenuto.
Circolo Pd Chiaravalle C.le