In merito all’incontro di qualche giorno fa con Pino Aprile, mi preme precisare alcune questioni.
In questo periodo sto avendo degli incontri con le varie anime calabresi, espressione di movimenti e associazioni a carattere civico perché convinto che, unire le forze e gli obiettivi, possa dare maggiore slancio al messaggio rivoluzionario e di cambiamento, tanto auspicato, per la Calabria.
Invitato da Pino Aprile, insieme ad altre persone, in uno di questi incontri mi chiede, in prima battuta e ancor prima di iniziare alcun tipo di riflessione sui temi, esplicitamente, come condizione la rinuncia alla mia candidatura alla presidenza della Regione.
Ora, mi preme dire, come ribadito al momento allo stesso, che Io non ho mai detto di dovermi per forza candidare ma non accetto, da chicchessia, che la cosa mi venga imposta come condizione per un eventuale accordo. Un accordo che, ribadisco, seppur auspicato non era ancora stato discusso nel merito.
Ancora di piú, quando mi rendo conto che, presenti a quel tavolo vi erano seduti Domenico Gattuso, responsabile della lista “10 idee per la Calabria” che alle ultime elezioni ha appoggiato la candidatura di Callipo alla presidenza della regione, Pietro Tarasi candidato nella lista “Io resto in Calabria” a supporto di Callipo, Roberto Ameruso Sindaco di Tarsia e nel recente passato schierato con il PD a sostegno di Oliverio e Francesco Aiello dei 5 stelle inviso perfino nel suo movimento.
Personaggi e personalità che definire ‘vergini’ del sistema é a dir poco azzardato. La mia storia parla da sola, sempre contro il sistema e contro il malaffare, sempre in prima linea pagandone spesso le conseguenze.
Allora chiedo, caro Pino, cosa ti spinge a pretendere, come prima condizione di un eventuale cammino insieme, il mio fare un passo indietro sulla candidatura. Io una risposta me la sono data, e mi dice che ci sia il tentativo di usare Tesoro Calabria, la mia storia, e i principi fondanti che animano il movimento, per sponsorizzare un candidato che tu senz’altro hai già in mente.
Mi è sembrato un colpo basso che mai mi sarei aspettato da una persona che ho sempre stimato per il suo impegno e le sue scritture. Tesoro Calabria é il patrimonio, la casa, la forza di migliaia di persone che si riconoscono nella legalità, contro il malaffare, contro l’arroganza di un potere che è anteposto al bene dei calabresi onesti.
Questa casa è libera ed è aperta a tutti ma non a chi pretende di dettare le condizioni in casa altrui.
Carlo Tansi