Cardinale: il gruppo di opposizione risponde alle affermazioni degli amministratori


Con un video postato sulla pagina Facebook “SiAmo Cardinale” e a nome del gruppo di opposizione, il consigliere e capogruppo in consiglio comunale Salvatore Nicola Salvi risponde a quanto sostenuto ingiustamente dagli amministratori.

Il sindaco di Cardinale punta il dito contro i consiglieri di “SiAmo Cardinale”, ritenuti i responsabili della paralisi amministrativa in cui dice di ritrovarsi! Tale paralisi, sempre secondo gli amministratori, deriverebbe dalla presentazione del ricorso al TAR di Catanzaro!

La domanda cautelare, che è stata accolta, è stata presentata per mettere in evidenza l’impossibilità a poter svolgere la funzione propria di consigliere.

La vicenda è proseguita poi con il ricorso in appello al Consiglio di Stato da parte dell’amministrazione, si precisa che l’istanza è stata respinta.

“Mi sembra doveroso rispondere alle contestazioni mosse dalla maggioranza perché dobbiamo essere effettivamente trasparenti e chiari di fronte ai nostri giudici: la nostra comunità!

Le nostre azioni sembra abbiano scosso la tranquillità del nostro paese, contribuendo ad innalzare le temperature (di per se già roventi, vista questa calda estate) e a breve forse saremo anche accusati della conseguente siccità che ne potrebbe derivare… problema che era già stato risolto dalla maggioranza (udite bene: avevano risolto la siccità).

Entrare nel merito del ricorso mi sembra fuori luogo e fuori tempo in quanto siamo in attesa di pronunce ma ci sarà modo, infatti, abbiamo previsto un incontro pubblico dove andremo a spiegare: natura, motivazione e conclusione di tale ricorso! Precisiamo che tale azione è stata pensata, riflettuta e studiata con tutte le possibili conseguenze che non danneggiano la nostra comunità! A differenza di quanto sostenuto nel messaggio del sindaco, non siamo di certo degli sprovveduti e possiamo affermare di amare la comunità in cui viviamo e operiamo quotidianamente.

Che gli errori siano di natura formale o sostanziale abbiamo comunque fatto riferimento a quanto la legislazione di un paese democratico, quale

l’Italia è, permette, per far valere le nostre ragioni che coincidono con le ragioni della comunità che rappresentiamo.
Al momento possiamo affermare che il tribunale amministrativo (quindi un ente terzo e imparziale) ha recepito positivamente le nostre motivazioni! Anche il Consiglio di Stato, organo a cui, non soddisfatti del parere del tribunale amministrativo, i nostri amministratori hanno pensato di ricorrere, pare sia orientato nella stessa direzione, respingendo l’istanza di revoca presentata dalla maggioranza!
Chiariremo definitivamente la questione in un prossimo incontro pubblico.

Veniamo ora alla situazione catastrofica descritta dal sindaco, pare che i cattivi della situazione siano sempre quelli dell’opposizione, gruppo che per definizione ha soltanto il potere (se così vogliamo definirlo) di controllare la maggioranza, mettendo in atto le azioni che le normative di in un Paese democratico prevedono!

Andando su quanto affermato dal sindaco non risulta da nessuna parte l’esistenza di somme previste destinate ad assunzioni, concorsi e avvio di scuole di alta formazione! A proposito: vi ricordate il tanto atteso conservatorio che si doveva avere a Cardinale? La sua apertura era imminente durante il periodo delle elezioni!
E poi: è possibile chiarire perché la sospensione dell’attività amministrativa stia penalizzando la tanto attesa inaugurazione della biblioteca? È stato già detto che verrà intitolata al compianto professore Giampiero Nisticó. Vi ricordo che già si è tenuto un evento pubblico in tale biblioteca, alla presenza di istituzioni e amministratori locali, regionali e non solo!

Per correttezza: ricordo che in caso di sospensione, l’attività amministrativa va avanti ugualmente, i pagamenti devono essere fatti a chi ha lavorato! I soldi ci sono in cassa? Se ci sono ma manca il bilancio sai bene che si può agire lavorando in dodicesimi!

Per spiegarlo a chi sta seguendo, visto che tu lo sai già, lavorare in dodicesimi vuol dire impegnare ogni mese la dodicesima parte del bilancio dell’anno precedente e tale parte deve essere ripartita sui 12 mesi successivi! Tale è la spesa ammessa dall’esercizio provvisorio! Quindi, ad onor del vero, l’attività amministrativa sarebbe ridimensionata ma non paralizzata!

Spiegatemi perché i debiti fuori bilancio non sono stati pagati in quanto l’opposizione ha presentato il ricorso al TAR? È mai possibile che debiti fuori bilancio per lavori fatti in urgenza e provenienti da febbraio 2023 debbano essere pagati a luglio 2024! 17 mesi di attesa per le ditte locali che hanno lavorato!

Avremo modo in un pubblico incontro di scendere ancor più nel dettaglio della situazione che avete causato! Spiegando chiaramente il significato dell’”errore formale” (che formale non è) e descrivendo cosa un’amministrazione lungimirante avrebbe dovuto fare!

Arrivederci, a presto”